E’ una sorta d rito, è un modo per trascorrere le feste di Natale nello spazio – che più di altri – è da secoli lo spazio della comunità: il teatro. Così anche quest’anno Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli propone tutta una serie di spettacoli che hanno la cadenza delle festività: Santo Stefano, la notte di San Silvestro e l’Epifania. A fare da protagonista ai fuochi teatrali di fine 2013 è la musica e la leggerezza, e non potrebbe essere altrimenti: operetta e recital sospesi fra teatro e musica sono gli ingredienti di questo ultimo scorcio d’anno.
Santo Stefano (26 dicembre) — Si parte con un classico Sogno di un Valzer, operetta messa in scena dal fedelissimo e presentissimo Corrado Abbati che al Ponchielli è di casa con le sue creazioni e la sua allegria, vero sinonimo di festa. Sogno di un valzer d i Straus è un capolavoro de ll’operetta viennese, un classico, un affresco dipinto con i diversi stili del valzer. L a storia d’amore che come sempre è alla base dell’operetta è una storia più vera di altre dove per arrivare all’e vissero felici e contenti si passa attraverso la breve avventura di una notte, una di quelle che lasciano il segno, dove l’avv entura ha i colori tenui delle illusioni, della c om mo zi on e e della gioia sottolineati dall’incantevole modulazione del valzer. Ecco dunque la chiave di lettura dell’operetta di Straus: il valzer come sogno e viceversa… per regalarvi una bella storia, per regalarvi della buona musica, per regalarvi un sogno.
San Silvestro e Capodanno (31 dicembre ore 22 e 1° gennaio ore 16) — Si preannuncia come un autentica botta di musica e comicità la proposta di PaGAGnini Màs que un conci erto! Gli estremi della proposta per salutare il 2013 e dare il benvenuto al 2014 sono tutti nel titolo dello spettacolo: più che un concerto e sulla scorta della grande lezione del virtuoso Paganini la possibilità di scherzare, divertirsi e aspettare allegramente il nuovo anno. Il quartetto d’archi, capitanato dall’enfant prodige Ara Malikian, si presenta come un serissimo ensemble… ma appena si abbassano le luci in sala, fra le esecuzioni di brani di Mozart, Vivaldi e, ovviamente, Paganini, i quattro musicisti si trasformano in esilaranti showman. «PaGAGnini è la dimostrazione che si può far ridere suonando, per altro benissimo, la musica classica. Non servono le parole a questi virtuosi dell’archetto: bastano una straordinaria mimica facciale e corporea per far partire in sala una risata contagiosa », si legge nelle note allo spettacolo e questo basta per rendere imperdibile la fine 2013 in quel del Ponchielli. L’inizio dello show non è a caso fissato per le 22 perché l’obiettivo è quello di brindare alla mezzanotte nell’e l egante cornice di uno dei teatri più belli d’Italia.