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Contro il killer vendicatore

Nel nuovo romanzo di Carlo Lucarelli
torna Grazia Negro

La ragazza acqua e sapone con la pistola infilata nei jeans

Barbara Caffi

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lromani@laprovinciadicremona.it

09 Luglio 2013 - 18:11

Nel nuovo romanzo di Carlo Lucarelli
torna Grazia Negro
Il sogno di volare
di Carlo Lucarelli
Einaudi
pagine 272, € 18
C’è la trama thriller, un colpo di scena dietro l’altro, immagini splatter che si possono solo immaginare perché gli investigatori fuggono via quando incappano nelle foto delle scene del crimine; c’è un contesto di rabbia che molto racconta di una società contemporanea che ha da tempo perso ogni punto di riferimento; c’è Bologna, città a cui nessuno vuole più bene e in cui le giunte cadono per questioni di donne e carte di credito; e c’è infine il ritorno di Grazia Negro, la ragazza con la pistola infilata nei jeans, capace di fiutare la pista di un serial killer e di venire a patti con la paura. E tutto questo mentre il suo rapporto con Simone—il ragazzo cieco conosciuto in Almost blue—si sta avviticchiando in silenzi troppo lunghi, che i tentativi di fecondazione assistita cui la coppia si sottopone cercano inutilmente di riempire. Ne Il sogno di volare Carlo Lucarelli racconta il presente, questi nostri giorni lividi di risentimento e di follia che sembrano indurre a un terrorismo spicciolo e insensato e in cui gente esasperata (magari solo dai propri fantasmi) lancia bombe contro le ragazzine che entrano a scuola, spara ai carabinieri di guardia a Montecitorio, uccide le impiegate di un ufficio pubblico, ferisce il sindaco del paese. Il killer protagonista del romanzo vede ingiustizie e cerca vendetta, sbrana le sue vittime come un cane, vorrebbe mangiarne il cuore, e non ha alcuna pietà. Non colpisce a caso, ma si rivolta contro prevaricatori più o menopiccoli: Enzo, che è un bravo ragazzo ma è di famiglia mafiosa e che quindi si prende il gusto di legare la sua bici dove non dovrebbe; la signora che di un appartamento ha fatto un’infinità di monolocali e che affitta in nero; l’autista del camion che scarica rifiuti in una discarica abusiva; l’automobilista che parcheggia male il Suv. Senza scomodare Hanna Arendt e la sua Banalità del male, le vittime del romanzo di Lucarelli sono dei signori nessuno. L’autore non parteggia per il killer, maa loro non concede neppure l’onore delle armi: a parte Enzo, non hanno un nome, non hanno parenti che li piangono, non lasciano rimpianti. Anche perché se il mondo è quello che è, è anche colpa loro. Il sogno di volare è quindi un thriller, ma anche qualcosa di più, di molto di più.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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