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Rivoluzione incruenta di un giovane re matto

Fo racconta la vicenda di Cristiano VII di Danimarca

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

10 Febbraio 2015 - 14:14

Fo racconta la vicenda di Cristiano VII di Danimarca

Dario Fo
‘C’è un re pazzo in Danimarca’
Chiarelettere
144 pagine, € 13.90

È stato un giovane re matto, Cristiano VII, «a fare la prima rivoluzione senza morti». Lo dice Dario Fo che racconta la sua storia, tra eventi tragici e grotteschi nella Scandinavia del Settecento, nel suo nuovo romanzo storico: ‘C’è un re pazzo in Danimarca’ accompagnato da illustrazioni realizzate dal premio Nobel con la collaborazione dei ragazzi della sua bottega. «Cristiano VII ha fatto la rivoluzione vera e propria senza vittime, senza ghigliottina parecchi anni prima di quella francese. È riuscito a togliere la pena di morte, ha ridato la libertà ai servi della gleba e promosso cultura e istruzione», spiega Fo. Di pazzi così «ce ne vorrebbero anche oggi, ma purtroppo in politica non esistono perché la follia è per se stessa andare contro l’ovvietà, la banalità, il risaputo e la tradizione di far pagare tutto a chi non si sottomette alle regole». Il libro, nato da un’idea di Jacopo Fo, è basato su un’ampia ricerca e documentazione anche inedita e arriva dopo il successo de ‘La figlia del papà’ che ha avuto otto edizioni, in aprile uscirà in Francia per Grasset, è stato comprato in 11 paesi tra cui la Cina ed è diventato uno spettacolo come accadrà per ‘C’è un re pazzo in Danimarca’. «Jacopo ha trovato fonti importanti su testi inglesi e dalla Francia, anche inediti. Con difficoltà siamo riusciti a ricostruire questa storia. Abbiamo inventato soltanto alcuni dialoghi che mancavano per arrivare ad un punto del racconto» che si sviluppa attraverso i diari segreti dei suoi protagonisti. «Abbiamo anche scoperto che Cristiano VII e suo figlio Federico non sono ricordati con grande piacere dalla popolazione del loro paese», racconta ancora il Premio Nobel. Storia che intreccia ideali politici, passione amorosa e lotta per il potere nel secolo dei Lumi, dove la follia di un giovane re si unisce alla complicità della moglie Carolina Matilde di Hannover, sposa a 15 anni, del suo amante, il medico rivoluzionario Johann Friedrick Struensee e del figlio del sovrano, Federico, è una favola a tinte forti. Un colpo di Stato messo in atto dalla regina madre, Giuliana Maria, una matrigna simile a quella delle favole, e dalla corte non fermerà il sogno della rivoluzione. «Il medico viene fatto a pezzi insieme a un suo collaboratore e la principessa sarà mandata in esilio, ma Federico porterà avanti le riforme del padre. E quando i responsabili saranno presi, lui non accetterà che venga ammazzato nessuno», spiega Fo.

Mauretta Capuano

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