L'ANALISI
23 Dicembre 2019 - 07:00
ROMA, 22 – Alle 18,35 di questa sera, il campanone di Montecitorio con i suoi rintocchi ha annunciato non soltanto al popolo romano, ma a tutto il popolo italiano, che una nuova Costituzione, a distanza di un secolo, sostituisce il vecchio Statuto Albertino.
Nell'attimo in cui le campane diffondevano il loro suono e la facciata berniniana di Montecitorio si illuminava sfarzosamente, nell'interno dell'aula che tante battaglie ha visto, testimone dell'agitarsi di violente passioni politiche, il Presidente della Assemblea Costituente, on. Terracini, comunicava l'esito della votazione per l'approvazione della Carta Statutaria, avvenuta per appello nominale a scrutinio segreto.
Da un'ora circa infatti i deputati, chiamati per ordine alfabetico, lasciavano lo scanno e deponevano nell'urna bianca il voto favorevole e nell'urna nera i contrari per la controprova.
453 favorevoli e 62 contrari
La Costituzione della Repubblica Italiana, è stata approvata con 453 voti favorevoli, 62 contrari su 515 deputati presenti e votanti. La Carta consta di 139 articoli contro gli 84 dello Statuto Albertino e all'esame di essa è stata destinata gran parte delle 347 sedute che si sono tenute all'Assemblea Costituente. Un vero primato, se si pensa che questo numero è stato raramente raggiunto anche nelle normali sessioni parlamentari di cinque anni. Ne fanno fede le 347 sedute, delle quali 289 di carattere costituzionale; 1663 emendamenti che furono presentali sugli articoli del progetto di costituzione, dei quali 292 approvati, 311 respinti, 1057 ritirati od assorbiti; i 1090 interventi in discussione da parte di 275 oratori; i 44 appelli nominali ed i 104 scrutini segreti; i 140 ordini del giorno votati; gli 828 schemi di provvedimenti legislativi trasmessi dal governo all'esame delle commissioni permanenti ed i 61 disegni di legge deferiti all'assemblea; le 23 mozioni presentate delle quali 7 svolte; le 166 interpellanze di cui 22 discusse; le 1408 interrogazioni, 492 delle quali trattate in seduta più 2161 con domanda di risposta scritta che furono soddisfatte per oltre tre quarti dai rispettivi dicasteri.
La seduta odierna si è iniziala alle 17,10, quando già le tribune da molto tempo erano affollatissime. Una di esse era stata destinata ai garibaldini delle Argonne e le camicie rosse dei vegliardi, oltre a gettare nel cupo colore della Camera una nota di vivacità, rappresentavano quasi un ponte ideale di collegamento fra il primo e il secondo risorgimento della Patria.
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