L'ANALISI
24 Dicembre 2025 - 15:00
CREMA - Nell’ultima fase della Seconda guerra mondiale, per scampare alla devastazione causata dai bombardamenti, i cremaschi che vivevano in centro scendevano in un rifugio antiaereo sotto piazza Istria e Dalmazia.
A riscoprirlo, nei giorni scorsi, è stato Alberto Tuzza, appassionato di storia cremasca. Da tempo collabora con i Bresciaunderground, il gruppo di speleologi volontari che da circa un anno sta mappando i cunicoli della città, in particolare quelli che un tempo erano i corsi d’acqua che l’attraversavano, poi interrati e chiusi.
In questo caso non si tratta di un canale, ma di un locale adibito probabilmente a cantina e collegato tramite una porta ora murata ai sotterranei di un antico edificio che si affaccia sulla piazza.
«Al suo interno esistono una serie di mensole in pietra numerate, alcune in discrete condizioni, di altre sono rimasti invece solo i supporti – racconta Tuzza –: reputiamo sia stato utilizzato anche come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Lo confermano le tracce di un impianto elettrico con isolatori di porcellana, come quelli in uso nella prima metà del secolo scorso. Ci facevano passare i cavi dell’impianto di illuminazione.»
Tuzza ha di fatto riscoperto questo luogo dimenticato della città. «In realtà – conclude – questo ambiente era già stato individuato casualmente qualche anno fa per il cedimento della pavimentazione della piazza, ma non era stato mai esplorato».
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