L'ANALISI
07 Dicembre 2025 - 05:15
Nel riquadro l'assessore Cinzia Fontana
CREMA - Creare uno specchio d’acqua all’interno del nuovo parco della Pierina, un po’ come cinquant’anni fa, quando l’area verde del dopolavoro dell’Olivetti ospitava un laghetto di pesca. Era molto frequentato con addirittura una società sportiva con 350 iscritti. Il Comune ha dato mandato ad uno studio specializzato per un report sulla fattibilità economica dell’intervento di ripristino paesaggistico e della funzionalità idraulica. Una spesa di poco superiore ai 12mila euro.
«Vogliamo innanzitutto avere un quadro complessivo, per capire come si possa intervenire per creare quello che ipotizziamo possa essere una sorta di fontanile, alimentato dunque da acqua risorgiva, all’interno del nuovo parco – chiarisce l’assessora all’Urbanistica e Patrimonio Cinzia Fontana –: la volontà è quella di ridare vita ad uno spazio che ha fatto parte della storia del dopolavoro Olivetti. Siamo comunque ancora ad una fase di verifica e studio, dunque del tutto embrionale del progetto, che serve appunto per chiarire i costi e fattibilità dell’intervento. Al momento, infatti, nel previsionale 2026 non è stata messa a budget alcuna spesa in merito.»
Sempre legato a questa iniziativa, il Comune ha anche previsto un secondo incarico, per una spesa di 2.500 euro, affidato al geologo cremonese Alberto Soregaroli. Il tecnico dovrà redigere la richiesta di «concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea per il mantenimento del livello idrometrico del laghetto». Questa documentazione sarà poi inviata in Provincia, ente a cui spetta l’autorizzazione. Lo specchio d’acqua verrebbe ricreato nella stessa area dove negli anni Settanta si trovava il laghetto di pesca, situata a fianco degli attuali spazi dedicati ai giochi dei bambini e al playground.
Sarebbe la ciliegina sulla torta di una riqualificazione milionaria cominciata ormai due anni fa, che ha permesso al Comune di recuperare e restituire ai cremaschi l’area verde da oltre 100mila metri quadrati, intorno all’ex cascina. Uno spazio rimasto chiuso e abbandonato per ben 25 anni, prima di essere riaperto lo scorso giugno. Ad esso sono legati i ricordi di generazioni di cremaschi: gli stessi ex dipendenti Olivetti, ma anche i loro figli e nipoti che sino a quando non chiuse la storica fabbrica frequentavano l’area. La cascina ebbe poi una seconda vita, come sede di feste di partito, prima di cadere in rovina. Il parco riqualificato ospita percorsi pedonali e ciclabili. Ci sono centinaia di alberi e arbusti, molti dei quali frutto di messe a dimora tra l’autunno e l’inverno 2024-2025. Un parcheggio all’ingresso garantisce un facile accesso anche a chi arriva in auto a Crema. Ci sono poi entrate pedonali verso la zona industriale di Santa Maria. Una di queste corrisponde allo skate park.
Una novità che sicuramente andrà ad arricchire il ‘Central park’ dei cremaschi è la realizzazione dell’area giochi 0-6 anni approvata di recente dalla giunta. L’intervento prevede l’installazione di cinque strutture di gioco, posizionate su pavimentazione in corteccia anti trauma e collocate nel cosiddetto ‘Prato del melo’, che si trova a fianco delle attrezzature ludiche già esistenti per ragazzi più grandi e per adulti, creando così un insieme coerente e agevolmente fruibile. L’obiettivo è quello di rispondere ad un’esigenza manifestata dalle famiglie stesse ampliando l’offerta ricreativa del parco. La spesa è di 39mila euro finanziata sul bilancio 2025 all’interno del capitolo dedicato agli acquisti di attrezzature per il verde pubblico.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris