L'ANALISI
13 Dicembre 2025 - 18:31
CREMA - Festa doveva essere e festa è stata, in primis con il taglio del nastro da parte della più anziana ospite della Rsa Lucchi di via Zurla, Nives Zecchini, che ha raggiunto il traguardo dei 103 anni.
Quindi la presentazione dei lavori da 53 milioni di euro che, in un anno e mezzo, hanno cambiato volto alla sede della Rsa, a quella di via Kennedy e a palazzo Tadini, riqualificando energeticamente i tre edifici.
Questa mattina si è tenuta la cerimonia inaugurale voluta dalla Fondazione Benefattori Cremaschi per concludere idealmente i cantieri, arrivati al capolinea da un mese. Imponente, come di consueto in queste occasioni, la presenza di ospiti istituzionali.
Ad accoglierli, il presidente della Fbc Gianni Risari, il vicepresidente Mario Tagliaferri e il resto del cda. Con loro lo staff dirigenziale e tecnico della struttura, guidato dalla direttrice generale Annalisa Mazzoleni. In prima fila l’ex presidente della Fbc Bianca Baruelli, alla quale si deve l’avvio del maxi progetto, che ha sfruttato il bonus governativo del 110%.
Sono intervenuti anche gli ex presidenti Paolo Bertoluzzi e Walter Donzelli, a segnare una continuità ventennale nella gestione delle case di riposo, tanto care ai cremaschi.
Ha portato i saluti del Comune il sindaco Fabio Bergamaschi, affiancato da una rappresentanza della giunta. All’appuntamento anche la parlamentare Silvana Comaroli, i consiglieri regionali Riccardo Vitari e Matteo Piloni, il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, il consigliere provinciale Eugenio Vailati e l’ex sindaco Stefania Bonaldi, oltre al vicario diocesano don Attilio Premoli, che ha letto un messaggio del vescovo Daniele Gianotti.

Il presule ha espresso «riconoscenza e compiacimento per i lavori di riqualificazione conclusi, oltre alla gratitudine per l’ormai imminente apertura della nuova sede del rifugio San Martino». Il trasferimento del dormitorio, da via Civerchi all’ex Misericordia, è confermato per sabato.
Una volta tagliato il nastro nell’ingresso della Lucchi, i partecipanti alla mattinata hanno raggiunto il salone polifunzionale. Tra i presenti, diversi rappresentanti delle categorie economiche cremasche, a cominciare da Marco Bressanelli, presidente della Libera associazione artigiani.
«Siamo alla conclusione di un lungo percorso — ha sottolineato Risari — cominciato negli anni scorsi con il precedente cda e finanziato con il Superbonus 110%.» Comaroli ha sottolineato l’importanza dell’intervento nel suo complesso, che «garantisce un futuro roseo alle strutture e tutela i nostri nonni».
Poi Vincenzo Forleo, dello staff tecnico che ha seguito i lavori: «Un cantiere complesso, durato 15 mesi — ha illustrato —: ci ha permesso di migliorare l’efficienza energetica.»
Solo in via Zurla, sono stati installati 221 pannelli solari, quindi l’isolamento termico e il ‘cappotto’, rifacimento della copertura con rinforzi strutturali e 280 serramenti con annesse zanzariere. L’impianto termico è nuovo, con due pompe di calore e quattro generatori, stessa cosa per i tre ascensori e 58 tende da sole. Ben 150 gli operai coinvolti.
Al Kennedy, nel corso dei mesi, hanno lavorato 250 persone installando 249 pannelli e sostituendo 425 serramenti e zanzariere. Quindi gli interventi sui quattro ascensori e 44 tende da sole.
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