L'ANALISI
06 Dicembre 2025 - 05:10
CREMA - Il commercio cremasco entra nelle due settimane più importanti dell’anno in buona salute e in controtendenza rispetto a una crisi latente che miete vittime tra i negozi di vicinato. Almeno, stando ai dati forniti dal Comune, in particolare dal sindaco Fabio Bergamaschi.
«Quest’anno risultano attive 661 imprese del settore, di cui 424 sono commerciali, mentre 237 sono i bar e i ristoranti. Erano 637 nel 2023 e 640 nel 2024 – evidenzia il primo cittadino –: sono numeri eloquenti e indicano che Crema vive una controtendenza macroscopica rispetto alle dinamiche di contrazione che, purtroppo, caratterizzano il commercio di vicinato in ogni contesto simile, in ambito nazionale così come tra le realtà limitrofe, che invidiano questa capacità cremasca di rimanere vivace ed interessante. Una caratteristica che nel tempo è divenuta una vera a propria impronta genetica della nostra comunità».
Il segno più è dovuto essenzialmente proprio ai nuovi negozi, ne sono stati aperti 21 in aggiunta quelli già esistenti nel 2024. «Questo è certamente possibile grazie al dinamismo imprenditoriale — prosegue il sindaco —: tuttavia non avrebbe altrettanto successo se non trovasse un sistema pubblico-privato capace di costruire nel tempo un terreno fertile e condizioni di favore, programmate in seno al Distretto urbano del Commercio e grazie ad un confronto assiduo con le associazioni di categoria ed ogni altro partner di riferimento, incluse le organizzazioni che rappresentano gli ambulanti del mercato di via Verdi e la stessa Pro loco».
Il resto lo fa quello che Bergamaschi definisce il «centro commerciale naturale cittadino», ovvero le caratteristiche urbanistiche delle vie dello shopping che da sempre fanno di Crema una città attrattiva anche verso il circondario. Guai, però, a sedersi sugli allori. La concorrenza è spietata, i grandi outlet e centri commerciali sono in agguato.
«Il prossimo anno si verificherà la possibilità di partecipare a nuove opportunità simili al ‘Bando per le imprese’ che ha già comportato la possibilità per 35 realtà di affrontare interventi di manutenzione, efficientamento ed innovazione dei propri locali commerciali – prosegue Bergamaschi – così come si proseguirà nella politica di ammissione dei plateatici anche nel periodo invernale e nell’organizzazione di iniziative attrattive come il Natale a Crema, la festa del Salame nobile cremasco e la vasta pluralità di eventi che tradizionalmente compongono la ricca offerta della città. A tutto questo si aggiungerà, in sinergia con gli assessorati allo Sport ed al Turismo, il passaggio della fiamma olimpica del 17 gennaio».
Il Comune, grazie agli urban data forniti da Confcommercio provincia di Cremona, ha uno strumento in più per misurare l’efficacia di queste manifestazioni, come risorse per l’indotto commerciale e della ristorazione cittadina. I monitoraggi delle affluenze, resi possibili proprio dai rilevamenti dell’associazione di categoria, tramite le celle dei telefoni cellulari, nei mesi scorsi hanno dato più volte conferme numeriche importanti.
«Continueremo a fare affidamento su questi rilevamenti – conclude il sindaco – e sui dati ufficiali di Camera di Commercio: sono di estremo interesse per la puntuale analisi dei flussi dei visitatori. Quelli dei mesi scorsi fotografano una città dinamica e attraente, in grado di interessare più soggetti con capacità di spesa, dai residenti stessi ai visitatori, anche ricorrenti, che amano trascorrere il proprio tempo libero e fare acquisti a Crema, vivendo così un’esperienza di qualità a tutto tondo».
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