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I NODI DELLA VIABILITÀ

Addio code al semaforo: rondò in via Bramante

Lotta agli ingorghi all’area dell’ex Pierina in attesa del prolungamento della Gronda

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Dicembre 2025 - 05:30

Addio code al semaforo: rondò in via Bramante

La rotatoria di via Treviglio da cui inizierà il prolungamento della Gronda

CREMA - Addio al semaforo di via Caravaggio, da sempre odiato dalle migliaia di persone che lavorano nelle aziende dell’area produttiva ex Olivetti, ma anche dai residenti della frazione di Santo Stefano. Al suo posto arriverà una rotatoria, opera propedeutica alla realizzazione del prolungamento della Gronda nord.

Il Comune ha deciso di anticipare i tempi, rispetto proprio alla realizzazione della bretella e già l’anno prossimo l’obiettivo è di ricavare la rotonatoria, mandando così in pensione il semaforo.

«Per il prolungamento della Gronda nord è in fase di predisposizione un’analisi tecnica in merito alle possibili alternative progettuali — conferma il sindaco Fabio Bergamaschi — nel frattempo, intendiamo anticipare uno stralcio di importanza strategica per la fluidificare il traffico: la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra via Caravaggio e via Bramante, in luogo dell’attuale impianto semaforico».

Ogni giorno, specialmente nelle ore di punta, si formano incolonnamenti che producono anche inquinamento dovuto all’alta concentrazione di veicoli e quindi alle emissioni di gas di scarico. Una rotonda dovrebbe migliorare la situazione, anche se le code non spariranno completamente.

Se tutto andrà secondo i piani, il cantiere prenderà il via il prossimo anno, un intervento che ovviamente comprenderà già una predisposizione a ricevere l’innesto della nuova bretella.

Per il prolungamento della Gronda, ormai da oltre un anno, la Regione ha garantito 7 dei 14 milioni che serviranno al Comune per realizzare l’opera, che collegherà la rotonda dell’organo a canne di via Treviglio a via Caravaggio, scavalcando canale Vacchelli e ferrovia, facilitando il collegamento con l’area industriale ex Olivetti. La prima tranche dei fondi è già stata incassata dal Comune, pari a 1,4 milioni di euro. L’ente locale contribuirà attraverso un mutuo, che sarà acceso nel 2027. La suddivisione dei fondi regionali prevede ulteriori tranche di 2,8 milioni di euro nel 2026 e nel 2027.

Il prolungamento della Gronda sostituisce il progetto della tangenzialina a nord della città, rimasto nel limbo per decenni e poi finito in soffitta. L’obiettivo è portare fuori dal centro abitato, in particolare dalla direttrice di via Boldori, via del Picco e via Indipendenza, i grandi volumi di traffico, in particolare quello pesante.

L’opera è complessa: c’è da realizzare un ponte che superi sia la ferrovia sia il canale Vacchelli, per arrivare all’attuale incrocio tra le vie Caravaggio e Bramante. Il tracciato della Gronda allungata ricalcherà quanto inserito nel Piano di governo del territorio.

«La nostra intenzione — interviene l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Pagliari — è anticipare questa opera fondamentale per la città e il Cremasco, eliminando il semaforo nel corso del prossimo anno. Dobbiamo innanzitutto verificare la fattibilità di questo intervento, che dovrà essere confermata dai progettisti del prolungamento della Gronda. Servirà la realizzazione di una rotatoria ampia, in grado appunto di accogliere il traffico della nuova bretella. Ci saranno anche da valutare gli espropri necessari».

In via Bramante e nel resto della zona industriale, nel frattempo, incrociano le dita. Anche solo la rotatoria significa tagliare i tempi quotidiani per raggiungere il posto di lavoro.

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