L'ANALISI
CREMA: GLI EFFETTI DEL TRAFFICO
04 Dicembre 2025 - 05:10
CREMA - Hanno le loro sedi lungo le principali direttrici cittadine, strade dove transitano migliaia di veicoli al giorno, da via Libero Comune a via Stazione, e ospitano quasi 5.600 studenti. Sono cinque le scuole superiori che devono fare i conti con l’inquinamento acustico, causato dal traffico cittadino e non solo. Per la normativa nelle aree urbane il rumore non dovrebbe superare i 55 decibel di giorno e i 45 decibel di notte.
Dai dati che emergono dal Piano di zonizzazione acustica 2025 del Comune al Racchetti-Da Vinci di via Stazione «il corpo di fabbrica dell’edificio posto lungo questa arteria risulta essere interessato da una pressione sonora tra i 65 e i 69 decibel (db) nelle ore diurne, dunque ben superiore ai limiti, mentre il rumore registrato nella maggior parte degli edifici che contengono le aule didattiche raggiunge i 55» si legge nell’indagine.
Poi gli istituti tra via Libero Comune e via Piacenza. Il Sraffa, e in particolare la parte più vicina alla strada registra un livello tra i 55 e i 59 decibel, il Galilei ha solo una parte, quella del liceo delle Scienze applicate che raggiunge il limite diurno, mentre nel resto dell’istituto il rumore proveniente dall’esterno non supera i 50 decibel.
Per quanto riguarda l’artistico Munari siamo tra i 50 e i 54, praticamente al limite. La scuola dove più impattante è il rumore del traffico e comunque proveniente dall’esterno è il Pacioli, in particolare nella sede staccata di via Dogali. L’edificio infatti affaccia anche su via Libero Comune, con oltre 60 decibel, e punte di 64. Nell’indagine vengono indicate le tipologie di interventi che potrebbero essere adottati, anche in modo integrato, per mitigare il livello di pressione sonora.
Si va dalla posa di asfalto fono assorbente lungo le strade su cui si affacciano gli istituti, ad interventi che vadano a ridurre la velocità media dei veicoli. Poi ci sono le opere di mitigazione realizzate sulla via di propagazione del rumore: barriere acustiche, i terrapieni, le barriere vegetali, le gallerie artificiali. Infine gli interventi che si possono fare nelle scuole, finalizzati a migliorare l’isolamento acustico degli edifici e alla riduzione del rumore registrato negli ambienti interni.
Rientrano in questa categoria l’installazione di doppi vetri, di guarnizioni a porte e finestre, la sostituzione dei serramenti con nuovi a elevata prestazione fono isolante. Già con l’asfalto fono assorbente, si risolverebbe il problema, assicurano i tecnici, sia per i licei di via Stazione, sia per gli istituti di Libero Comune.

Paola Orini dirigente del Galilei e referenti per gli istituti superiori cremaschi, si dice fiduciosa: «Conoscendo la sensibilità di entrambe le amministrazioni mi aspetto che si confrontino su quanto emerge dallo studio e mettano in campo le possibili soluzioni, ovvero interventi sulla viabilità e il traffico per quanto riguarda il Comune, e sull'insonorizzazione degli edifici scolastici, il nostro, come gli altri coinvolti, per quanto concerne la Provincia. Nell’immediato qui al Galilei non sono previsti interventi strutturali in questa direzione, ma resistiamo fiduciosi».
Diversi provvedimenti che vanno nella direzione di abbattere il rumore causato dal traffico sono già stati presi dal Comune, scelte portate avanti in particolare dagli assessorati alla Mobilità Franco Bordo e alla Viabilità Giorgio Pagliari. Ad esempio l’ampliamento delle zone dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari.
Ne sono state create 15, istituite il mese scorso. Oltre al centro ovvero l’area a traffico limitato, il quartiere delle Villette è stata la prima ad essere istituita, poi il centro fino a via IV Novembre, Crema Nuova (piazza Fulcheria e vie limitrofe), le vie Treviglio e Braguti, piazza Manziana e via Nenni. E ancora via Matilde di Canossa, a San Bartolomeo le vie Piacenza e Zuvadelli, nel quartiere di Castelnuovo lungo le arterie Valsecchi e Zambellini.
Interessate anche alcune aree dei quartieri di San Bernardino (vie Brescia, XI Febbraio, XXV Aprile), Santa Maria (vie Mulini, Montanaro, Battaglio, Galli), Sabbioni (vie Cappuccini, Toffetti, Camporelle), Ombriano (vie Rampazzini, Chiesa e collegate). Nelle frazioni le zone 30 sono a Santo Stefano (via Crocicchio), Vergonzana (via Albergoni) e ai Mosi. Poi il rifacimento dell’asfalto in via Milano, utilizzando materiale fono assorbente, lavori completati in estate.

Il rumore è da considerare un problema di salute pubblica, avendo un impatto negativo sul benessere. Periodicamente vengono elaborate linee guida da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), con il principale scopo di fornire raccomandazioni per proteggere la salute dall'esposizione al rumore ambientale proveniente da varie fonti, tra le quali il traffico stradale. Raccomandano, appunto, di ridurre i livelli di rumore prodotti dalla circolazione dei veicoli.
Dovrebbe rimanere al di sotto dei 53 decibel di giorno e dei 45 di notte. Secondo l'OMS, l'esposizione prolungata a livelli di rumore, che vadano oltre le soglie, può favorire l'emergere di malattie cardiovascolari, disturbi cognitivi, danni uditivi, ma anche complicazioni alla gravidanza e problemi metabolici. Tutto ciò va a incidere sulla qualità della vita della persona, compresa la salute mentale. L'esposizione ad un eccessivo rumore notturno ha, ovviamente, effetti negativi sulla qualità del sonno.
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