L'ANALISI
27 Novembre 2025 - 05:20
VAIANO CREMASCO - Quando il paese era terra contesa, area di confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, tra i possedimenti prima di Visconti e Sforza e poi per secoli degli Spagnoli e degli Asburgo d’Austria e il dominio dei dogi.
Grazie a Gloria Gaiotto della nota famiglia di industriali del paese, questa storia viene ora riscoperta. Ha infatti donato al Comune due cippi in granito di dimensioni notevoli, un’altezza di circa una paio di metri, originariamente impiegati per delimitare i limiti del confine tra lo Stato meneghino e la Serenissima.
«Abbiamo accettato con gratitudine il dono di Gaiotto – sottolinea il sindaco Graziano Baldassare – approvando in giunta l’acquisizione, atteso che si tratta di un bene di indubbio valore formale e simbolico. Esprimo pertanto l’apprezzamento di tutta l’amministrazione e dei vaianesi. Stiamo aspettando di organizzare il trasferimento di questi due enormi cippi di granito, ci vorrà perizia e attenzione, in modo che non si incorra in qualche problema. La procedura relativa alla donazione ha richiesto tempi tecnici piuttosto lunghi in attesa dei resoconti da parte della Sovrintendenza. L’intenzione, almeno per ora, è quella di posizionarli in paese, dove un tempo c’era appunto l’antico confine tra la Repubblica di Venezia e il territorio di Milano. Siamo comunque aperti anche ad altre proposte».
La donazione è ovviamente al vaglio della Sovrintendenza. «Al momento – scrive la funzionaria Francesca Marti – i cippi in oggetto risultano essere cose e non beni culturali non essendo intervenuta una procedura che ne accerti l’interesse culturale. Soltanto nel momento in cui saranno acquisiti dal Comune, l’eventuale esecuzione di opere e lavori sui cippi stessi dovrà essere autorizzata dal nostro ufficio».
Apprezzamento per il gesto della famiglia Gaiotto arriva anche dal consigliere di minoranza Andrea Ladina. «Si è trattato di un gesto di grande rilevanza e di notevole importanza storica, soprattutto se teniamo conto che Vaiano Cremasco ha rappresentato per circa 350 anni la zona di confine a ovest della Serenissima che aveva al suo opposto ad est l’Istria e la Dalmazia. Proporremo un sito adatto per ospitare questi monoliti di granito che raccontano di quell’epoca».
In particolare i cippi vennero piazzati a delimitare la separazione dei due territori dopo il trattato di Mantova, risalente al 1757.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris