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Sballo spray: bombolette davanti al cimitero

La diffusione del gas esilarante tra i giovani è inarrestabile

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

25 Ottobre 2025 - 20:19

 Sballo spray: bombolette davanti al cimitero

PIANENGO - Le hanno trovate lì, esauste e gettate nell’erba, davanti al cancello del cimitero di Pianengo. Capsule d’alluminio, innocue all’apparenza, ma che raccontano molto più di una bravata. Sono le bombolette di protossido d’azoto, il cosiddetto gas esilarante.

Ormai spuntano ovunque nel Cremasco: nei parchi, nei parcheggi dei locali, perfino accanto alle tombe. Segno di una nuova deriva giovanile che si diffonde sotto gli occhi di tutti.

La scena davanti al camposanto ha colpito i residenti più del solito: quel mucchietto di metallo lucido, proprio sul prato che introduce al luogo del silenzio, ha il sapore amaro dell’oltraggio.

Uno sdegno che si somma alla preoccupazione, perché dietro quelle bombolette c’è un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio.

Ragazzi giovanissimi – talvolta minorenni – che inalano il gas dai contenitori usati in cucina per le sifonature della panna montata, cercando pochi secondi di euforia, di leggerezza artificiale. Lo chiamano ‘sballo spray’: un paio di inalazioni e il mondo vacilla. Poi arrivano le vertigini, le risate incontrollate, il breve blackout mentale.

Che porta con sé un rischio serio. Il protossido d’azoto è una sostanza che priva il cervello di ossigeno. Gli effetti collaterali – anche dopo poche inalazioni – vanno dalle perdite di coscienza ai danni neurologici permanenti, fino a casi di arresto cardiaco.

Nel Cremasco, i primi ricoveri ospedalieri sono già stati segnalati e i medici parlano apertamente di una nuova emergenza sanitaria giovanile. Il problema, però, è che la legge non lo considera una droga. Perché il gas esilarante ha impieghi legittimi: in ambito medico, industriale e alimentare. Così le bombolette vuote continuano a comparire nei luoghi più diversi. Ora anche davanti a un cimitero.

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