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L’AREA OMOGENEA AL VOTO

Rossoni resta al timone: «Uniti siamo più forti»

Secondo mandato da presidente: scelta la squadra che lo affiancherà nei prossimi 3 anni

Dario Dolci

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24 Ottobre 2025 - 21:30

Rossoni resta al timone: «Uniti siamo più forti»

CREMA - Rieletto per acclamazione. Gianni Rossoni sarà presidente dell’Area omogenea cremasca anche per il prossimo triennio. Insieme a lui è stato nominato il collegio di rappresentanza (la cosiddetta giunta), che prevede tre nuovi ingressi, che sono quelli di Doriano Aiolfi, sindaco di Bagnolo, Giuseppe Lupo Stanghellini di Monte Cremasco e Marco Fornaroli di Cremosano. Sono stati confermati invece Cinzia Fontana per Crema, Federico Marchesi per Castelleone, Antonio Grassi per Casale Vidolasco, Roberto Moreni per Casaletto di Sopra e Piergiacomo Bonaventi per Pandino. Rispetto al passato, i componenti passano da sei a otto. Non ha più dato la propria disponibilità il sindaco di Capergnanica Alex Severgnini.

L’assemblea dei sindaci del Cremasco, quasi tutti presenti, è iniziata nel tardo pomeriggio di oggi col saluto del presidente della Fondazione San Domenico, Guido Giordana, che ha concesso la sala Bottesini. A seguire, Rossoni ha tenuto la sua relazione, con l’ausilio di numerose slide.

Il presidente ha tracciato la storia dell’Area omogenea, partendo dall’incontro del 27 ottobre 2015 a villa Corti di Pieranica, dove l’organismo territoriale è diventato realtà e ripercorrendo tutte le tappe, compreso lo strappo del 2018 costituito dall’uscita di otto Comuni dalla società partecipata Scrp, con rottura dell’unità del territorio, poi sanata nel 2021, quando si sono ricreate le condizioni per chiudere il contenzioso e ritrovare l’unità.

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«Con la liquidazione di Scrp e la nascita di Consorzio.It, braccio operativo dell’Area omogenea — ha affermato — e con l’elezione nel 2022 di Fabio Bergamaschi alla guida di Crema, l’incontro dei sindaci a villa San Michele ha fatto capire che la città capocomprensorio è forte se è forte il territorio». Il 4 ottobre di quell’anno, Rossoni era stato eletto presidente dell’Area omogenea.

Riguardo al suo primo triennio, il riconfermato presidente ha tracciato un bilancio: «L’Area si sta configurando sempre più in subambiti, con Consorzio.It come centro di competenza. Più siamo uniti più rafforzeremo la nostra provincia. In questi ultimi anni ci siamo mossi su diversi fronti: socio-sanitario, formazione, infrastrutture, comunità di pianura, distretto del cibo, sicurezza. E ancora caserma dei vigili del fuoco, comunità energetiche rinnovabili, collegamento della rete ciclabile del territorio e innovazione digitale».

Rossoni ha ribadito la mission dell’Area omogenea: «Supportare in modo integrato i Comuni nello sviluppo di servizi e progetti in una dimensione sovracomunale. Nei prossimi sette anni, il 47% del personale dei Comuni andrà in pensione; occorre dunque un modello per associare le funzioni e assicurare ai cittadini servizi di qualità. L’Area omogenea dovrà essere un luogo di elaborazione di strategie e progettualità per un protagonismo costruttivo del territorio e per la gestione associata di progetti e servizi. Un territorio più unito significa una provincia più forte».

Prima della riconferma da parte dell’assemblea, il presidente ha voluto anticipare le sfide per il prossimo triennio: «Per prima cosa, il riconoscimento come comunità di pianura. Poi, dal Pgt di Crema dovrà nascere un documento di indirizzo condiviso per le politiche territoriali dell’intera Area omogenea. Altro tema saranno — l’ulteriore passaggio — le zone di innovazione e sviluppo, come opportunità economica e di investimento infrastrutturale per il Cremasco. Infine, la sfida sul tema dell’abitare, con un confronto e sostegno a iniziative per l’accesso a soluzioni abitative a prezzi calmierati».

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