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Il Cremasco fa scuola in Lombardia

L’organizzazione dei servizi sociali attraverso Csc presentata all’assessore Lucchini

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

10 Settembre 2025 - 16:02

Il Cremasco fa scuola in Lombardia

Musumary, Rossoni, Tomasetti, Bergamaschi, Vitari, Lucchini, Piloni e Basile in Regione

CREMA - Il sistema del Welfare cremasco, che da anni coinvolge 48 Comuni nella coprogettazione e viene gestito tramite Comunità sociale (Csc), fa scuola in Regione.

L’assessora alla Famiglia e Solidarietà sociale Elena Lucchini ha accolto martedì la delegazione con la presidente di Csc Chiara Tomasetti, il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessora al Welfare Anastasie Musumary, il presidente dell’Area omogenea cremasca Gianni Rossoni e i consiglieri regionali cremaschi Matteo Piloni e Riccardo Vitari. Con loro, il consulente di Nicola Basile.

Gli amministratori cremaschi hanno presentato giusto il lavoro che, da anni Comunità sociale, svolge sul territorio unendo di fatto le 48 municipalità del distretto: non più singoli assistenti sociali per più Comuni, con tempo di lavoro frammentato e una gestione amministrativa non omogenea; ma la costituzione per ogni subambito (sono sei e raggruppano gli enti locali) di équipe multidisciplinari. Sono formate anche da addetti amministrativi, educatori, psicologi. Il tutto gestito da Csc che funge da hub centrale.

«Il Cremasco unito è un modello — ha evidenziato Bergamaschi —: l’interesse della Regione lo conferma. Che si parli di Area omogenea, che può diventare una vera e propria Comunità di pianura, o che di riorganizzazione territoriale dei servizi sociali, il concetto di fondo rimane lo stesso: siamo all’avanguardia nell’integrazione dei servizi e possiamo essere un modello per altri territori. Ringrazio Lucchini per l’attenzione che ha rivolto a questa iniziativa».

Musumary ha evidenziato come il focus sia sempre il sostegno alle fragilità e Tomasetti ha aggiunto: «La riorganizzazione dei servizi sociali, come nuovo modello per il Welfare del territorio, è da tempo un tema caro all’azienda. Il lavoro serrato sta arrivando alla fase finale che darà il via, per alcuni di essi, a una sperimentazione».

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