Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. I CONTI DELLA SOLIDARIETÀ

Ragazzini stranieri soli, l’assistenza è un salasso

Nell’arco di 6 anni, i costi dell’accoglienza passati da 68mila a 800mila euro per il Comune

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

01 Agosto 2025 - 17:47

Ragazzini stranieri soli, l’assistenza è un salasso

CREMA - Nel 2019 la spesa per garantire accoglienza, accompagnamento e assistenza ai minori stranieri non accompagnati (Msna) era di 68mila euro. Quattro anni dopo è salita a 357mila euro. Passati altri 24 mesi, ha raggiunto gli 800mila euro, oltre dieci volte quanto il Comune garantiva sei anni fa.

Una vera e propria emergenza, che richiede enormi sforzi economici. Ciò è dovuto principalmente al maggio numero di ragazzini che vengono seguiti: quest’anno sono 29, nel 2022 erano 11. Ma bisogna fare i conti anche con l’incremento dei costi di gestione del fenomeno, a partire da quelli legati alle comunità protette che li accolgono. I fondi vengono poi rimborsati dal governo, ma ci sono pesanti ritardi che mettono in difficoltà il bilancio comunale e alcune recenti novità hanno aumentato le incertezze in merito alle disponibilità economiche.

L’assessore al Welfare Anastasie Musumary non nasconde la sua preoccupazione: «Si tratta una delle emergenze sociali più complesse e difficili da gestire a livello locale. L’accoglienza di questi ragazzi, privi di genitori o tutori legali, è infatti un obbligo di legge che ricade direttamente sui Comuni, chiamati a garantire loro una sistemazione in comunità educative o strutture specializzate. Fino a poco tempo fa, le spese per il mantenimento dei minori erano in parte coperte da fondi ministeriali certi, almeno fino al compimento del diciottesimo anno di età. Tuttavia, una recente circolare del ministero dell’Interno, datata 28 maggio, ha introdotto un elemento di forte incertezza: i contributi verranno assegnati ‘fino ad esaurimento delle risorse disponibili’, senza più garantire coperture stabili. Questo significa che i Comuni dovranno affrontare da soli il carico finanziario, con il rischio di vedere aumentare la pressione sui bilanci locali».

Per legge un minore straniero non accompagnato è definito come «il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’Unione europea che si trovi per qualsiasi causa nel territorio dello Stato, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti legalmente responsabili». Di fronte a situazioni di abbandono o solitudine, i Comuni hanno quindi l’obbligo di intervenire immediatamente, assicurando una tutela adeguata fino alla maggiore età. Nei casi più delicati, fino ai 21 anni, attraverso il cosiddetto proseguo amministrativo. Gli Msna giungono in Italia privi di riferimenti familiari e adulti, rappresentando di fatto una delle fasce più fragili dell’intero fenomeno migratorio. Il loro viaggio è il culmine di esperienze traumatiche: violenze, torture, ricatti, carcerazioni arbitrarie, ma anche abusi, privazioni e attraversamenti estremamente pericolosi che possono durare mesi, a volte anni. «La loro presenza sul territorio non può essere trattata come un’emergenza passeggera — conclude Musumary — ma richiede interventi strutturati e coordinati: un sistema di accoglienza dignitoso, strumenti di tutela legale, accesso all’istruzione e percorsi concreti di inclusione sociale. Investire su questi aspetti non significa soltanto tutelare i diritti dei minori, ma anche gettare le basi per una coabitazione armoniosa e per la costruzione di un senso di appartenenza condiviso all’interno della comunità locale».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400