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La scuola costa cara: ecco il piano per risparmiare

La Provincia spende 850mila euro all’anno per l’affitto di aule e palestre degli istituti. Il presidente Mariani: «Siamo già al lavoro per ridurre l’esborso con nuovi progetti»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

01 Agosto 2025 - 05:05

La scuola costa cara: ecco il piano per risparmiare

La sede del liceo linguistico che fa capo all’istituto scolastico Racchetti Da Vinci. Nel riquadro, il complesso che in via Libero comune ospita il liceo tecnologico del Galileo Galilei

CREMA - Ottocentocinquantamila euro di affitti l’anno, per mettere a disposizione gli spazi necessari agli istituti superiori cittadini per l’attività didattica e per le lezioni di scienze motorie. È quanto spende la Provincia, per ovviare al fatto che le sedi e le palestre di proprietà non siano sufficienti a soddisfare il fabbisogno.

Costi che l’amministrazione cercherà di tagliare nei prossimi anni realizzando le opere richieste, come spiega il presidente Roberto Mariani: «A fronte di una spesa annua ingente, stiamo portando avanti interventi e progettualità che puntano non solo al risparmio energetico, ma anche alla riduzione dei costi legati agli affitti. La voce scuola incide in modo significativo sul bilancio della Provincia, ma questo sforzo lo sosteniamo con convinzione. Perché investire sugli edifici scolastici significa investire sul futuro del nostro territorio. Gli interventi conclusi e quelli in programma dimostrano la forte attenzione della nostra amministrazione al tema dell’efficientamento energetico degli edifici: una priorità che incrocia sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità degli ambienti per studenti e personale».

Il presidente della Provincia Roberto Mariani

Entrando nel dettaglio, la Provincia deve sobbarcarsi una spesa di 814.723 euro annui per le aule mancanti e di altri 67.488 per due anni per la locazione delle palestre. Tutto ciò senza contare le palestre comunali che vengono utilizzate, per le quali esiste una compensazione con il fatto che alcune società sportive fanno poi uso di impianti della provincia. Il canone più oneroso è quello per il liceo delle scienze applicate Galilei di via Libero Comune, che ammonta a 347.700 euro annui.

Il contratto scadrà il 26 agosto del 2030. Costa parecchio anche l’affitto della sede del liceo linguistico Racchetti-da Vinci di viale Santa Maria, 245.885 euro. In questo caso, il contratto scadrà il 31 dicembre di quest’anno, ma andrà obbligatoriamente rinnovato, dal momento che la nuova sede del liceo, che dovrebbe sorgere tra via Libero Comune e via Piacenza è ancora sulla carta. Nei sette edifici che la Provincia ha in locazione rientra anche quello di via Bottesini delle ex Ancelle.

Costa 104mila euro l’anno, ma dopo aver ospitato nell’anno scolastico che sta terminando alcune classi dell’istituto Munari, dal primo settembre diventerà la nuova succursale del Galilei e dal 2026-27 anche quella dell’agrario Stanga. Quest’anno verrà dunque dismessa la locazione di via Benvenuti, che ospitava il Galilei e l’anno prossimo quella di via Pesadori, che accoglie classi dello Stanga. L’affitto di via Pesadori, sede di proprietà delle suore Canossiane, costa 16.137 euro l’anno.

Gli altri spazi affittati dalla provincia comportano anch’essi canoni di minore entità. Il primo è un doppio spazio in via Dogali, che viene utilizzato come laboratorio di cucina e come sala bar per il corso turistico-alberghiero dello Sraffa. I due affitti sommano 61mila euro e l’accordo scadrà il 31 agosto del 2028. L’ultimo, infine, è l’immobile di via Riva Fredda dove sono dislocate alcune classi del Munari: 40mila euro l’anno con scadenza 31 gennaio 2028.

In aggiunta alle aule e ai laboratori, la Provincia è costretta ad affittare anche due palestre. La prima è quella di proprietà della parrocchia di Castelnuovo e viene utilizzata per le lezioni di scienze motorie degli alunni del Munari della sede di via Piacenza. Il contratto ammonta a 25.200 euro per due anni. Il secondo impianto sportivo è il Centro giovanile San Luigi di via Bottesini, dove fanno ginnastica gli allievi dello Sraffa e quelli del Munari di largo Falcone e Borsellino, che costa 42.288 euro, sempre per un contratto biennale.

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