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IL DUOMO DI CREMA

A prova di ladri e vandali

Il nuovo impianto d’allarme protegge le opere d’arte: più sensori

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Ottobre 2025 - 17:55

A prova di ladri e vandali

CREMA - Un nuovo impianto d’allarme per garantire piena sicurezza alle opere d’arte del duomo. Un sistema che è anche antivandalismi, merito della nuova illuminazione. La recente chiusura feriale della cattedrale per un paio di settimane, voluta dal Cda, ha permesso infatti l’installazione e il collaudo.

«L’impianto anti-intrusione che esisteva funzionava in modo sempre più limitato – chiarisce Marcello Palmieri, presidente del consiglio d’amministrazione — per questo abbiamo programmato da mesi la sua sostituzione». La spesa, circa 14mila euro, è stata integralmente finanziata dalla Cei, sul capitolo dell’8×1000, su decisione della diocesi.

«Avendo aumentato il numero dei sensori e creato più zone con allarme separatamente — spiega Palmieri — abbiamo rivoluzionato le tecniche con cui proteggere il duomo. A differenza di prima, alcune opere sensibili restano perennemente allarmate, senza che ciò impedisca ai fedeli di visitare l’interno della cattedrale. Un’attenzione simile vale per la zona dell’altare maggiore, dove, nonostante i cordoni di protezione, spesso salivano incauti visitatori». Se ciò avvenisse ora, si attiverebbe subito la sirena dell’impianto, collegato con le forze dell’ordine. «Con questi accorgimenti — prosegue Palmieri — vogliamo anche preservare la sacralità dello spazio destinato in via esclusiva alle celebrazioni liturgiche».

Durante i lavori, è stato completato l’aggiornamento dell’impianto di illuminazione interno: oltre ad aver sostituito circa 60 faretti, non più funzionanti, è stata prevista un’accensione dedicata per la statua di San Nazario e quella dell’Immacolata, da poco riallestite nell’ambito di un progetto finanziato al 50% dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, oltre che per il quadro del coro raffigurante l’Adorazione dei Magi a firma di Giampaolo Cavagna. Sino a qualche giorno fa era ancora al buio. In corso gli ultimi collaudi e potrebbe servire ancora qualche ora di chiusura giornaliera, ma in via sporadica.

«La manutenzione dell’impianto elettrico — conclude il presidente — è stata possibile solo grazie al sostegno di tutti quei fedeli e visitatori che, il più delle volte in forma anonima, nei mesi scorsi hanno acceso un lumino, o hanno lasciato il loro contributo in occasione delle celebrazioni, piuttosto che nelle apposite cassette. Più generosità busserà alle porte della cattedrale — conclude — più la nostra chiesa potrà essere bella e accogliente».

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