L'ANALISI
27 Settembre 2025 - 05:25
CREMA - «Come gruppo consiliare della Lega abbiamo chiesto ufficialmente la convocazione urgente della commissione sicurezza, perché non è più accettabile che una parte della città venga abbandonata a se stessa. L’amministrazione comunale deve assumersi le proprie responsabilità e smetterla di raccontare che va tutto bene. Serve un piano straordinario che riporti la legalità e la serenità. C’è bisogno di atti concreti e di una svolta immediata».
Ad affermarlo è Andrea Bergamaschini, capogruppo della Lega, che commenta la situazione venutasi a creare nel quartiere di San Bernardino, dove i residenti denunciano degrado, spaccio di droga e presenze sospette nelle case popolari. Preoccupazione è espressa anche da Giovanni De Grazia di Fratelli d’Italia: «Le problematiche di San Bernardino ci erano già state segnalate dai residenti durante la visita che, come gruppo consiliare, avevamo effettuato nei mesi scorsi. Sappiamo che le forze dell’ordine sono impegnate già da tempo nel controllo e nella prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ma riteniamo che anche il sindaco e gli assessori competenti debbano intervenire con gli strumenti a loro disposizione. Dire semplicemente ai cittadini di vigilare, come ha fatto Fabio Bergamaschi, non è francamente accettabile. La presenza delle istituzioni si deve sentire in ogni situazione di difficoltà per i cittadini. Servono progetti per le famiglie e un incontro con i cittadini che stanno subendo questa situazione».
Più critica la posizione di Laura Zanibelli di Forza Italia: «A quanto pare, al sindaco il quartiere di San Bernardino non interessa; lo conferma la gestione di problemi come il ponte di via Cadorna, come la ciclabile di via Brescia, oppure le difficoltà della scuola materna paritaria, che fatica ad avere un contributo significativo dal Comune. Ora si aggiunge il problema dello spaccio di stupefacenti, di schiamazzi e liti e della presenza di ospiti non registrati nelle case popolari, cose che Bergamaschi dice non essere di sua competenza. E allora i regolamenti comunali, i patti sottoscritti, le funzioni di controllo, i progetti nel sociale a cosa servono?».
Chi a San Bernardino abita e conosce bene la situazione è Simone Beretta di Noi Moderati: «Un quartiere in difficoltà da troppo tempo, meriterebbe ben altra attenzione di quella prestata dal sindaco. La gente ha bisogno di sicurezza per smettere di vivere nella paura. Bisogna illuminare i parchi e rendere il quartiere più decoroso e maggiormente vivibile. Sono inoltre necessari nuovi servizi: anche così si rende un quartiere più sicuro. Non vedo l’ora che la ex Canavese sia recuperata a zona residenziale e commerciale. Il centro storico non può catalizzare tutta l’attenzione di una amministrazione. I reati saranno pure diminuiti del 7%, salvo però essersi concentrati a San Bernardino».
La chiusura è per Ilaria Chiodo (Lista Borghetti): «So per certo che diversi cittadini hanno segnalato, già diverso tempo fa, sia ai Servizi sociali sia alle forze dell’ordine la situazione di degrado presente nel quartiere e so delle paure che vivono quotidianamente i residenti. Non si può continuare a invitare le persone a segnalare episodi di microcriminalità, se poi non vi è mai alcun riscontro a livello pratico che comporti un intervento da parte degli organi preposti».
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