L'ANALISI
21 Settembre 2025 - 05:20
Nel riquadro l'assessora Anastasie Musumary e una delle iniziative promosse nel parco
CREMA - In poco più di tre mesi sono state coinvolte oltre 500 persone, tra cui moltissimi bambini e adolescenti. La grande maggioranza, circa 300, in via Pagliari. Gli altri tra i quartieri di San Bernardino e Santa Maria. Un progetto che ha raggiunto il proprio scopo, togliere dall’isolamento quelle aree della città caratterizzate dai complessi di case popolari, favorendo la socializzazione tra i residenti e soprattutto l’emergere di problemi, richieste e necessità.
Reti di Quartieri sul territorio
Questo il bilancio dell’estate caratterizzata dalla Rete di quartieri, la serie di incontri settimanali, al mercoledì a Ombriano, il martedì a Santa Maria e il giovedì a San Bernardino, promossi dall’assessorato al Welfare. «Ci siamo messi al servizio e in ascolto con la stessa professionalità di quando siamo seduti alla scrivania — spiegano gli assistenti sociali coinvolti —: semplicemente lo abbiamo fatto in un luogo più accessibile, informale, che facilita l’incontro e abbatte i pregiudizi».
Spazi coinvolti
Il parco di via Pagliari, quello di via Edallo a Santa Maria e l’area verde Margherita Hack di via Vittorio Veneto. «Con Re.Qu., Reti di Quartieri, siamo al terzo anno consecutivo — commenta l’assessora al Welfare Anastasie Musumary —: è diventata, sia per gli abitanti del quartiere sia per gli educatori, le reti territoriali che vi partecipano, cooperative, associazioni, partner del progetto, un appuntamento fisso che vede animare attraverso attività, giochi, laboratori e momenti di condivisone come merende e cene, una zona periferica spesso trascurata, rispetto agli eventi che si celebrano nel centro storico».
Vicino ai bisogni delle persone
L’assistente sociale Alessio Pacifico aggiunge: «In questi aree periferiche c’è un bel vissuto, che noi abbiamo imparato a conoscere. Quello che vogliamo fare è portare qui tutto ciò che, di solito, le persone devono andare in centro a cercare. Quello che trovano nel parco, a pochi passi da casa, sono la vicinanza delle istituzioni con alcune risposte ai loro problemi, senza che si debbano spostare necessariamente in centro». Dallo sportello di ascolto, a quello di mediazione abitativa. I residenti si avvicinano per porre delle domande, le richieste che è più difficile fare in modo formale. «È il motivo per cui abbiamo deciso di uscire dalle nostre sedi di lavoro e operare sul campo», conclude Pacifico.
Sostegno e fondi
Re.Qu. è stato sostenuto da ‘Con i bambini – impresa sociale’, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso dalla cooperativa Igea, capofila del progetto.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris