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CODE E DISAGI

Non solo Rivoltana, anche la Paullese in tilt

Traffico paralizzato dal cantiere sul ponte. Patrini: «Paghiamo i gravi ritardi della Provincia»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Settembre 2025 - 18:04

Non solo Rivoltana, anche la Paullese in tilt

RIVOLTA D'ADDA - Ogni giorno che passa è sempre peggio e adesso, con l’apertura delle scuole, la situazione del traffico sta diventando insostenibile. Le prime avvisaglie c’erano già state a inizio mese, negli ultimi giorni i disagi sono esplosi, non solo sulla Rivoltana, ma anche sulla Paullese raddoppiata a Spino d’Adda e poi verso Milano. Il motivo è sempre il cantiere di riqualificazione del ponte di Rivolta d’Adda. Il senso unico alternato, oltre alle code sulla provinciale che lambisce il paese, è la causa di analoghi problemi sull’altra arteria.

Aumentano frustrazione e rabbia, soprattutto per il fatto che questa situazione andrà avanti almeno per un altro mese, ovvero sino a quanto operai e tecnici dell’impresa incaricata dalla Provincia non avranno concluso l’intervento di manutenzione e messa in sicurezza del ponte sull’Adda della Rivoltana, che comporta il senso unico alternato.

In paese, inoltre, si verificano una serie di problemi legati proprio al cantiere. I pendolari sottolineano che la presenza dei movieri per regolare il senso unico alternato non sia sufficiente. Gli operatori arrivano intorno alle 7.30-8 e se ne vanno verso le 17-17.30. Il traffico, però, comincia ben prima e si esaurisce all’imbrunire. In assenza dei movieri entrano in funzione i due semafori provvisori, i cui tempi favoriscono il formarsi di lunghissime code.

In seconda battuta c’è il problema di viale Ponte Vecchio, che molti indisciplinati percorrono per bypassare la colonna in direzione Milano. L’uscita sulla Rivoltana è pericolosa, infatti c’è l’obbligo di svolta destra. Nonostante questo, moltissimi si immettono nella colonna girando a sinistra. Ciò aumenta il rischio di incidenti, oltre a causare disagi a chi vive lungo il viale, una zona prettamente residenziale.

«La polizia locale sta facendo il possibile per tenere chiuso il viale nelle ore di punta e non solo – sottolinea il vicesindaco Marianna Patrini – ma certo la pattuglia non può stazionare tutto il giorno. Il caos di queste settimane non ci sarebbe stato se la Provincia avesse aperto il cantiere della riqualificazione del ponte nei tempi prestabiliti, ovvero nella seconda metà di luglio. Gran parte dei lavori, la cui durata è stimata in due mesi, si sarebbero concentrati in agosto, dunque con molti meno disagi. Invece l’intervento ha preso il via la settimana dopo Ferragosto e adesso ci troviamo in questa situazione e con la prospettiva di almeno un altro mese di caos».

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