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CREMA. ASSISTENZA

I cremaschi scelgono la Benefattori

Ospiti e pazienti: incremento del 7,1% in un solo anno. E ora i conti hanno il segno più. Risari: «Individuati gli ambiti su cui continuare ad investire»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

25 Luglio 2025 - 16:03

I cremaschi scelgono la Benefattori

CREMA - Aumentano gli utenti della Fondazione Benefattori Cremaschi, sempre più al centro del sistema sanitario-assistenziale del distretto. Nel complesso, contando ospiti della Rsa Lucchi e delle cure intermedie (riabilitazione) di via Kennedy, servizi ambulatoriali, domiciliari e semiresidenziali, nel 2024 gli utenti sono stati 3.962, con un incremento di 266 unità rispetto al 2023, pari al 7,1%.

A rendere noti i dati di quello che, tecnicamente, viene definito il bilancio sociale dell’ente, è il presidente del cda Gianni Risari. Il tutto in attesa di presentare il documento in consiglio comunale, insieme al conto economico, come consuetudine vuole. Un appuntamento che si terrà dopo la pausa di agosto.

«Emergono scenari e prospettive sicure, si delineano e si individuano con chiarezza gli ambiti su cui continuare a investire e crescere», commenta Risari. Al centro dell’attenzione anche l’umanità delle cure. «Puntiamo molto sullo stile del rapporto tra operatori e residenti nelle nostre case, convinto che ciò certifichi la qualità del nostro agire. Senza l’esercizio di questo stile, anche il massiccio risanamento strutturale in atto come le più articolate e raffinate programmazioni rischiano di rivelarsi indifferenti».

Oltre ad aumentare i propri utenti, nel 2024 la Benefattori ha registrato un risultato di esercizio con un segno positivo pari a poco più di 19mila euro. I ricavi hanno raggiunto i 21.167.468 euro, a fronte di costi per 21.122.546 euro, a cui vanno sommate le imposte per 25.793 euro. L’analisi tecnica del bilancio evidenzia come il merito dei conti in equilibrio sia dato da una serie di fattori. Soprattutto la cosiddetta produzione extra budget, che la Fondazione ha saputo mettere in campo l’anno scorso. In pratica si tratta di una serie di attività sanitarie e socio assistenziali che vengono erogate in città e nel territorio, in aggiunta a quelle programmate a livello regionale e di Ats Val Padana.

Ovviamente questo comporta per la struttura la possibilità di incassare maggiori contributi dagli enti superiori. «Dopo alcuni anni complessi, l’andamento economico del 2024 conferma un ritorno all’equilibrio, rappresentando un ulteriore passo concreto nel percorso di consolidamento economico dell’ente, che mantiene anche una stabile posizione finanziaria — aggiunge il vicepresidente Mario Tagliaferri —: un risultato che dimostra l’affidabilità della Fondazione, oggi riconosciuta come protagonista di riferimento nell’erogazione dei servizi sociosanitari. Questo risultato positivo trova conferma nelle previsioni per il 2025, anche se le molte variabili esterne possono rendere difficoltoso il raggiungimento dell’auspicata stabilità dell’equilibrio economico raggiunto». Il bilancio è in equilibrio economico grazie a una produzione extra budget riconosciuta dall’Ats, all’adeguamento dei tariffari regionali, ai contratti di scopo Ats e alla ripresa piena dell’attività del Centro diurno integrato. Hanno influito, inoltre, l’occupazione completa dei minialloggi e la crescita dei servizi in solvenza. Senza dimenticare il sostegno economico arrivato dalla partecipazione a bandi per progetti comunitari. Inoltre, tra i fattori che hanno determinato l’equilibrio rientra il controllo dei costi.

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