L'ANALISI
25 Luglio 2025 - 05:30
CREMA - C’è un modo diverso di fare scuola, un modo che non si accontenta di stare dietro una cattedra. Che vuole educare bambini, adolescenti e la comunità in senso ampio, aprendo anche la possibilità di trattare temi sociali, ambientali e digitali, sfruttando linguaggi e stile comunicativo delle nuove generazioni. Un modo che mescola tecnologia, creatività e cittadinanza attiva e che sceglie il podcast come filo conduttore per connettere generazioni, idee, storie. Andrea Dasti e Stefano Lepre lo hanno intuito anni fa e, dal 2021, sfruttano le loro conoscenze da pedagogisti per progettare proposte educative e formative diverse dai tradizionali metodi didattici e incentrate sul linguaggio del podcast. Questa è Eduway, impresa sociale la cui missione è tanto semplice quando illuminata: «Se vogliamo che i ragazzi ascoltino, dobbiamo saper parlare la loro lingua».
‘Tra podcast e illustrazioni’ è il progetto che Dasti e Lepre hanno presentato alla Call for ideas lanciata dall’Orientagiovani nelle settimane passate e che vedrà coinvolta una classe del terzo anno del Cr Forma. «Abbiamo già collaborato con l’istituto e siamo rimasti tutti soddisfatti. Da qui il desiderio di proporre un nuovo progetto e proseguire la costruzione di questo ponte tra scuola e Orientagiovani», spiega Dasti.
Un laboratorio che sarà formato da microfoni, cuffie, tavole grafiche e voci che si accendono per raccontare l’ambiente e l’inquinamento per come li vedono e li vivono gli occhi degli adolescenti della classe coinvolta. «Gli studenti saranno divisi in tre gruppi: speaker, tecnici e grafici. Saranno loro a scegliere il focus, fare ricerche, scrivere testi, registrare le voci, montare gli episodi». E poi la promozione del podcast, che vedrà protagonista il gruppo grafico, per la realizzazione del materiale digitale e di dieci illustrazioni che saranno esposte in una mostra ospitata negli spazi dell’Orientagiovani e della scuola stessa.
Un percorso, quello proposto, che non insegna solo a fare, ma a fare insieme; a confrontarsi, prendere decisioni, comunicare e, soprattutto, a guardarsi intorno, porsi domande e tentare di delineare una risposta. L’obiettivo, chiariscono Dasti e Lepre, «è promuovere la partecipazione attiva nella progettazione culturale, utilizzando il linguaggio del podcast e dell’illustrazione come strumento di apprendimento». Innegabile anche il rafforzamento del legame con il territorio, con l’incoraggiamento a porsi domande sulla salvaguardia ambientale. Un messaggio che funziona, come dimostrano i fatti: la ‘Podcast academy’ di Eduway ha già lasciato il segno. Con il progetto ‘Smartphone e minori’, rivolto a genitori di preadolescenti e adolescenti, è arrivata tra i finalisti dell’Italian Podcast Awards 2025, nella categoria Benessere. Segno che educare, se fatto bene, può anche portare lontano. Ma, soprattutto, può accendere voci.
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