L'ANALISI
17 Luglio 2024 - 09:01
Il presidente Massimiliano Giansanti
MILANO - Guarda all’Europa che verrà e della quale sia l’Italia che il settore primario hanno bisogno Confagricoltura, che ieri pomeriggio a Milano — nella sede della Borsa a Palazzo Mezzanotte — ha tenuto la sua assemblea estiva in giornate certamente cruciali per l’ormai imminente varo del nuovo esecutivo europeo e non solo.
Platea gremita, ospiti di primo piano e un’analisi netta del presidente nazionale, Massimiliano Giansanti: «Il nuovo commissario? L’importante è che abbia le idee chiare su cosa l’agricoltura deve rappresentare per il futuro dell’Europa. Stiamo vivendo una stagione complessa e difficile; l’anno scorso a pesare era stato il costo del carrello della spesa, oggi possiamo dire che l’agricoltura è diventata un’arma di guerra. Ci sono nazioni fuori dall’Europa che la utilizzano come tale. In questo contesto, noi agricoltori italiani in Europa dobbiamo garantire l’autosufficienza alimentare in termini di quantità, qualità, sicurezza e giusto prezzo. Per fare questo servono scelte forti, che richiamino ad un giusto pragmatismo. Quelle della precedente commissione hanno avuto un effetto sicuramente negativo anche sulle quantità di produzione. Bisogna rimettere al centro la capacità produttiva dell’Europa, garantire ai produttori-agricoltori (tutori dell’ambiente) il giusto reddito e ai consumatori il giusto prezzo».
La richiesta al governo italiano: «Domandiamo — ha proseguito Giansanti —, anche rispetto alle scelte che dovranno essere definite nella prossima commissione, di avere per l’Italia il giusto riconoscimento che le spetta in termini di attribuzione delle deleghe; serve un sistema fiscale comune e vanno evitate sperequazioni tra un Paese e l’altro quanto agli aiuti di Stato. L’Europa deve essere una casa comune, non un condominio, tornando a discutere di interessi comuni. Poi serve una legge di bilancio in grado di dare certezze e garanzie al settore primario, leader in Italia come comparto agroindustriale».
L’allargamento della Ue all’Ucraina «richiederà strumenti di garanzia a tutela del mercato domestico».
Il caporalato? «È una piaga che dobbiamo debellare tutti insieme. Per chi come noi si rapporta quotidianamente al mercato, non c’è nulla di peggio che essere etichettati alla pari di quattro banditi, come quelli dei quali si è parlato in questi giorni. Non c’è alcun dubbio su questo».
La sperimentazione delle Tea: «È una grande vittoria, siamo l’unico Paese europeo che lo sta facendo in pieno campo nonostante ci sia ancora qualcuno che alla scienza preferisce la violenza, come è accaduto in provincia di Pavia. Senza, ovviamente, poterci fermare. Spero che la presidente von der Leyen prosegua in questa direzione, dando certezze agli agricoltori».
Passaggio obbligato, poi, sui duri attacchi lanciati da Coldiretti contro Mediterranea, l’associazione formata da Confagricoltura e Unione Italiana Food. «Io non devo rispondere a nessuno, è Coldiretti che dovrebbe rispondere. Noi oggi lavoriamo nell’interesse del Paese, per dare risposta alle imprese agricole e garantire ai nostri imprenditori mezzi e strumenti adeguati ad essere sempre più nel mercato. In un mercato globale, dobbiamo costruire un modello di filiera che parta dall’azienda agricola e arrivi ai consumatori italiani e mondiali con un modello basato sulla produzione made in Italy 100%, e lo facciamo con l’industria del Paese. Noi costruiamo alleanze per creare ricchezza e benessere. Per tutti e non contro qualcuno. Evidentemente c’è qualcuno che preferisce seguire altre logiche, cercando di distruggere piuttosto che costruire percorsi comuni. Noi stiamo con chi costruisce, al servizio del Paese».
« Dare alle aziende strumenti per crescere. Ecco il messaggio chiave che esce da questa assemblea estiva di Confagricoltura ». È quanto sottolinea Cesare Soldi, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e componente della giunta nazionale di Confagricoltura. « Sono stati davvero tanti i temi affrontati nel corso dei lavori. Da quello di una Politica agricola comune che dia davvero valore al lavoro degli agricoltori, al contenimento della fauna selvatica fuori controllo. Produttività, competitività e redditività devono tornare ad essere al centro della Politica agricola, secondo un filo conduttore che passa prima dalla politica europea, poi nazionale e ancora regionale. Solo rivedendo l’attuale modello agricolo — conclude il presidente Soldi — sarà possibile consentire agli imprenditori agricoli di affrontare in futuro le sfide del settore ».
Mediagallery
MOBILITATI PER LA PALESTINA
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 20:30
L’iniziativa si inserisce nel programma del Cremona Summer Festival
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris