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Álvaro Ferlenghi e Gian Carlo Corada presentano i loro libri

Fiera primaverile del libro 2025: incontro con gli autori

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13 Marzo 2025 - 11:44

Álvaro Ferlenghi e Gian Carlo Corada presentano i loro libri

Sabato 15 marzo ore 17.30, Spazio Comune (Sala Eventi), Cremona

Nell'ambito della Fiera primaverile del libro 2025, doppio incontro con gli autori:

Álvaro Ferlenghi. Giuseppe Garibaldi. Un monumento che cammina. Cremonabooks
Gian Carlo Corada. Giù il cappello signori della borghesia. Scritti e discorsi di Giacomo Matteotti. Cremonabooks.

Presentano:
• Claudio Ardigò - critico letterario e organizzatore rassegna
• Cinzia Carotti - divulgatrice culturale
• Monica Moka Zanon - poetessa ed editore
• Vincenzo Montuori – poeta
• Beatrice Ponzoni – giornalista
Letture: Emi Mori - attrice teatrale

Giuseppe Garibaldi. Un monumento che cammina
Il racconto di Ferlenghi grazie a un'inchiesta storica approfondita ha riportato alla luce antichi documenti, svelando gli intricati spostamenti che il monumento ha subito nel corso del tempo. La statua si sposta e si trasforma, proprio come il grande patriota Giuseppe Garibaldi.

"Ecco: la storia, frutto di un'accurata ricerca archivistica, che Alvaro Ferlenghi racconta, parte da qui, dalla morte di Garibaldi e dalla decisione a Cremona, come in quasi tutte le città italiane, di dedicargli un monumento. Con l'antefatto delle visite in città del 1862 e, per un solo giorno, nel 1867. Visite che testimoniano l'enorme affetto popolare di cui godeva, che colpisce il lettore delle cronache di allora." così si legge nella prefazione scritta da Gian Carlo Corada.

Nella postfazione Claudio Pedrazzini conclude: "Questo libro del mio amico Alvaro Mario Ferlenghi ci parla di un argomento sconosciuto forse anche a molti Cremonesi: le peripezie di un monumento dell'Eroe costantemente in viaggio. Sì avete capito perfettamente: è il monumento sempre in viaggio, non l'Eroe, in questo caso. Si tratta di un lavoro che, in un certo senso, è unico; lo studio, molto approfondito su documenti archivistici, di una serie di spostamenti del monumento a Garibaldi dal centro della città al piazzale della stazione ferroviaria e da lì altri e continui spostamenti per trovare la posizione migliore ... raccontata così, la faccenda parrebbe una pochade di non eccelso gusto francese; leggendo il libro si ha una piacevole sensazione di nuovo, di fresco, oserei scrivere di fragrante".

Alvaro Mario Ferlenghi 
Ricercatore storico ferroviario, ha collaborato con Gianluigi Boldori e Giuseppe Ghisolfi al libro "La stazione di Cremona 1863-2011" edito nel 2011.
Poi da solo "Cremona - Treviglio la strada ferrata" edito nel 2015 e "La ferrovia Cremona - Rovato 24 novembre 1914 - 31 marzo 1956" edito nel 2019.

 

  

“Giu’ il cappello, signori della borghesia”. Così inizia un articolo di Giacomo Matteotti pubblicato su “La lotta”, giornale socialista di Rovigo, il 7 gennaio 1922, in ricordo dei martiri antifascisti del Polesine.
Il titolo, per una raccolta di scritti di Matteotti, è un po' inconsueto. Il libro, infatti, si inserisce nell'ambito della più recente storiografia, secondo la quale Matteotti è non solo il più noto martire antifascista, ma un interessante ed importante attore politico del ‘900.
Prima della morte Matteotti ha affrontato alcuni grandi temi del suo tempo ed ha cercato delle risposte innovative e tali da poter ancora dire qualcosa a noi oggi. L'assassinio di Matteotti, il 10 giugno 1924, ed il ritrovamento del suo cadavere, il 16 agosto successivo, destarono grande scalpore in Italia ed all'estero.
Giacomo Matteotti venne, durante tutto il Ventennio, onorato dagli antifascisti come un martire. Il suo assassinio, la morte atroce inflittagli da un gruppo di fanatici per ordine o comunque su sollecitazione di Mussolini, la difesa che di questi assassini, rimasti sostanzialmente impuniti, fecero i fascisti, furono elementi forti anche dopo la caduta del Regime e tali da perpetuare la memoria del leader socialista.
Il nome di Giacomo Matteotti è ricordato in quasi quattromila vie, piazze, scuole in Italia ed anche all'estero. Ciò è giusto, poiché la memoria di come il fascismo sia stato orribile va conservata in tutti i modi. Questa memoria però ha messo in ombra il Matteotti politico ed ancor più il Matteotti teorico della politica. Ha messo in ombra la memoria del Matteotti difensore dei più umili, educatore, radicale riformista. Per non parlare del Matteotti intransigente pacifista ed antimilitarista!
Il lavoro di Corada, pubblicato alla fine del centesimo anniversario dell’assassinio, si pone l’obbiettivo di portare un contributo alla riscoperta del pensiero e dell’azione di Matteotti, a prescindere dalla morte, dal “culto” e dalle polemiche successive.

Gian Carlo Corada 
Politico e storico, è stato insegnante di Storia e Filosofia, Presidente della Provincia e Sindaco di Cremona.
Autore di diversi libri, saggi ed articoli sul periodo fra la fine del '600 e i primi del '700, sull'Illuminismo, sul primo colonialismo italiano, si è occupato anche di storia locale e lombarda.
È stato autore e conduttore delle puntate della trasmissione televisiva "Mimesis" su Rai5.

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