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14 Dicembre 2021 - 13:13
Coro Polifonico Cremonese
Cremona - Chiesa di Sant’Ilario
Domenica 19 dicembre 2021, ore 17
Concerto di Natale
del Coro Polifonico Cremonese
Giuseppe Riccucci, tromba
Marco Molaschi, organo
Direttore Federico Mantovani
PROGRAMMA:
Anonimo - O Jesu vita mea
Gabriel Fauré (1845-1924) - Cantique de Jean Racine op. 11
Remo Volpi (1903-1979) - Lodate Maria; Canzone alla Vergine
Federico Mantovani (*1968) - Magnificat
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Tomaso Albinoni (1671-1751) - Adagio dal Concerto op. 9 n. 2
Camille Saint-Saëns (1835-1921) - Tollite hostias
Canti popolari - Les anges dans nos campagnes; Quelle est cette odeur agréable?
Bepi De Marzi (*1935) - Pastori
Johann Sebastian Bach (1685-1750) - Corale dalla Cantata 147
Federico Mantovani - Io Ti amo nell’aria; Angelo
Remo Volpi - Resonet in laudibus («Antico canto pel S. Natale»)
Adamo Volpi (1911-1980) - Puer natus
Richard Terry (1865-1938) - Ninna nanna
Franz Gruber (1787-1863) - Stille Nacht
John Francis Wade (1711-1786) - Adeste fideles
Adolphe Adam (1803-1856) - Cantique de Noël
Sono ancora tempi difficili, questi che stiamo vivendo, tempi bui che credevamo conclusi; ma si può renderli accettabili se non si abbandona la speranza, se quella luce che ancora non si vede brillare si può almeno evocare, ritrovandola in quella, tutta spirituale, del Natale e in quella che, metaforicamente, può diffondere la musica. Ed è per questo, per contribuire a creare un clima positivo, che il Coro Polifonico Cremonese, diretto dal suo maestro, Federico Mantovani, proporrà il suo tradizionale concerto di Natale, accompagnato all’organo da Marco Molaschi e con la partecipazione di Giuseppe Riccucci alla tromba.
Un momento musicale, questo natalizio, con cui la compagine corale cremonese ha scandito negli anni - tanti ormai - questa ricorrenza cara a tutti. Alla musica affida ora il suo particolare messaggio di speranza in una serenità da ritrovare, con il proposito, anche, di testimoniare che il male, che ormai da troppo tempo ci affligge, può esser meglio affrontato se si cerca di trovare la forza morale per resistere in ciò che è bello e confortante, in ciò che può unire spiritualmente chi ancora soffre per la persistente separatezza fisica.
Da sempre concepito come una meditazione spirituale attraverso le pagine della tradizione musicale, il concerto si apre con un momento di intensa invocazione a Dio espressa da un brano polifonico a cappella, il mottetto O Jesu vita mea, di autore anonimo, e dal Cantique de Jean Racine op. 11 di Fauré, composto nel 1865 su testo di uno degli inni del Breviario romano tradotti in versi da Racine e dedicato a César Franck. A queste seguono due pagine di lode e preghiera alla Vergine, intermediaria tra uomo e Dio, composte da Remo Volpi, originario di Castelnuovo del Zappa e attivo per oltre quarant’anni come direttore di coro presso la Santa Casa di Loreto: melodie cantabili, di immediata presa, armonizzate con semplicità. A sigillo di questo omaggio a Maria, il solenne Magnificat di Federico Mantovani, di moderna scrittura, costruito sull’alternanza di tenerezza e vigore, di afflato lirico e di scolpite accordalità, che mette in musica il Cantico della Vergine dal Vangelo di Luca.
Dopo l’ Adagio dal Concerto op. 9 n. 2 affidato alla tromba di Giuseppe Riccucci, la seconda parte del concerto è dedicata a canti di intonazione prettamente natalizia proposti in un percorso che, incorniciato da musiche di autori noti (il Tollite hostias dell’Oratorio di Natale di Saint-Saëns e il celebre Cantique de Noël di Adame), si snoda poi proponendo melodie molto amate più vicine alla tradizione popolare. Protagonisti ne sono angeli e pastori, sia in due canti popolari francesi, Gli angeli nelle campagne e Quelle est cette odeur agréable?, il dolce profumo, cioè, che guida i pastori alla grotta dov’è nato il Bambino, sia nel bozzetto Pastori di Bepi De Marzi: una pagina, questa, profondamente poetica e suggestiva per l’evocazione della presenza viva di tutta la natura che assiste, silenziosa, e sembra partecipare alla raccolta contemplazione del Bimbo appena nato di Maria e Giuseppe mentre si dispiega, intorno, il canto dei pastori. Una Natività presente anche, con un particolare respir musicale, nel notissimo mirabile Corale della Cantata 147 di J. S. Bach.
E non potevano mancare due intense pagine di Federico Mantovani, compositore che si dimostra sempre di grande spessore, sia nelle sue grandi Cantate, che si sono potute ascoltare anche nella nostra Cattedrale, sia in creazioni brevi ma sempre sapientemente concepite e realizzate. In questa occasione si potranno ascoltare Io Ti amo nell’aria, inno composto da Mantovani su testo di Davide Rondoni e vincitore del concorso nazionale bandito dalla Diocesi di Forlì per la solenne celebrazione della beatificazione di Benedetta Bianchi Porro, e Angelo, su testo di Padre Turoldo. E, questo annuncio dell’Angelo, il concerto si conclude con la lode e la gioiosa contemplazione del Bambino in due belle pagine dei fratelli Remo e Adamo Volpi (quest’ultimo organista presso la Santa Casa di Loreto), Resonet in laudibus e Puer natus, e nei brani finali della tradizione natalizia.
Ingresso con mascherina e green pass ‘rafforzato’ fino a esaurimento posti.
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