Se l’arte arriva per posta

CREMONA — E’ nata negli anni ’50, in particolare per iniziativa di Ray Johns on, anche con precedenti nel ‘futurismo’ sia italiano che internazionale. Si tratta della ‘mail art’, vale a dire la realizzazione di cartoline artistiche da inviare a colleghi artisti e non. Da allora ha conosciuto una larga diffusione in tutto il mondo, con iniziative pluriformi che hanno portato successivamente ad una codifica organizzativa. Oggi, fare ‘mail art’ significa realizzare opere delle dimensioni di una cartolina postale da mettere a disposizione gratuitamente per eventi a carattere pubblico. E’ quello che ha fatto la galleria Imma - gini, Spazio, Arte di via Beltrami, diretta da Dino Cecconi. Proprio in questi giorni è possibile visitare la collettiva di arte postale, lanciata nei mesi scorsi e che ha avuto una adesione notevole da parte di artisti sparsi in tutto il mondo. C’è chi ha risposto persino dal Giappone, inviando alla galleria una singolare cartolina postale dai tratti inconfondibilmente orientali. Complessivamente, sono stati oltre un centinaio gli artisti che hanno inviato una o più cartoline, esposte fino a sabato 2 aprile nei locali di ‘Immagini, Spazio, Arte’. Diversi gli artisti che hanno fatto tappa a Cremona proprio in occasione della presentazione della mostra: Ada Eva Verbena, Antonio Maestrini, Chiara Maria Rossetti, Ettore Goffi, Giovanna Caprari, Lorella Facchetti, Loredana Marinelli, Maria Margherita Martinelli, Maria Chiara Fieschi, Marija Visic Guina, Veranika Shappia tunka e Vanessa Azzali, solo per fare alcuni no- mi. Con loro, decine e decine di altri artisti hanno messo a disposizione del direttore di ‘Imma gini, Spazio, Arte’ opere del tutto originali, in grado di ben figurare in rassegne artistiche internazionali.