Uisp e tuning al Motor Show di Bologna

Dal 3 all’11 dicembre l’Uisp sarà presente al Motor Show di Bologna, per mostrare le attività automobilistiche, in particolare il tuning, grazie alla società affiliata Uisp Tuning, che sarà possibile incontrare al padiglione 36 della Fiera di Bologna. Verranno esposte trenta vetture modificate in chiave artistica e creativa, con scocche coloratissime, in un'area di circa 500 mq. A disposizione ci saranno artigiani che introdurranno i visitatori all'arte del tuning, attraverso tre laboratori. Inoltre, ci sarà la possibilità di votare l'auto esposta che risulterà più gradita. “Per noi è un ritorno dopo qualche anno di interruzione – dice Gian Carlo Ponti, responsabile Uisp automobilismo - questa volta saremo principalmente al fianco della nostra società Uisp tuning, specializzata nella trasformazione delle vetture. Le tuning sono vetture stradali modificate nella carrozzeria e dotate di impianti stereo ad alta potenza, che gareggiano proprio su questi aspetti dell’allestimento. In questa fase stiamo lavorando alla preparazione di un sistema per far votare al pubblico del padiglione la macchina più bella. Inoltre, avremo a disposizione una vettura con simulatore incorporato, con cui i visitatori potranno cimentarsi e sperimentare la guida di una macchina sportiva".

Quali sono le attività principali dell’Uisp automobilismo?
“Oltre alle manifestazioni classiche, come gare di gimkane o con i trattori, svolgiamo molta attività didattica nelle scuole. Insegniamo ai giovani come sono fatti i motori, come montarli e smontarli, il codice della strada. Molte nostre società affiliate hanno accordi con i provveditorati agli studi per preparare i ragazzi e metterli alla guida più coscienti dei rischi e delle regole. Proponiamo loro anche la scuola di drifting, per guidare in sicurezza anche in condizioni difficili, ad esempio asfalto ghiacciato o in caso di acquaplanning. Inoltre, curiamo anche la scuola dei fuoristrada, in cui i nostri istruttori insegnano agli ausiliari della protezione civile ad utilizzare i mezzi in situazioni particolari, come è stato per le prime fasi del terremoto”.