L'ANALISI
22 Gennaio 2025 - 06:30
Jari Vandeputte
CREMONA - È trascorso già quasi un mese dallo scorso Natale, ma in casa Cremonese si continuano ad aprire i pacchi. Nelle quattro partite che i grigiorossi hanno disputato da Santo Stefano in poi sono arrivati infatti 10 punti, che potevano essere addirittura 12 se il Brescia non avesse deciso di rovinare l’ultima gara della Cremo del 2024 con un gol a tempo scaduto. Ma sotto l’albero, la Cremonese sembra aver trovato anche un nuovo Jari Vandeputte. O meglio, forse il vecchio Jari Vandeputte. Quello visto lo scorso anno con la maglia del Catanzaro, quando aveva totalizzato la bellezza di 9 gol e 14 assist e aveva di conseguenza attirato su di sé l’attenzione di molti club di Serie B, tra cui appunto la Cremonese. I primi mesi in grigiorosso però non sono stati facili per il centrocampista belga, complice anche una posizione in campo e un modo di giocare molto diverso rispetto a quello a cui era abituato con Vivarini. Mister Stroppa, nel suo 3-5-2, ha fin da subito disegnato per lui il ruolo di mezzala sinistra, con ampia libertà di movimento sulla zona esterna del campo, in quella che è la sua zona preferita. Per oliare certi meccanismi, è normale, ci è voluto però un po’ di tempo, tanto che nelle prime 14 gare, parentesi Corini compresa, Vandeputte ha totalizzato solamente due assist. Uno nel derby, perso, contro il Brescia, l’altro con la Salernitana. Il primo vero e proprio squillo de “le petite diable” è arrivato nella gara vinta contro il Sudtirol per 4-0, quando subentrato dalla panchina è riuscito in poco meno di 15 minuti a mettere a referto due assist: uno per Collocolo e uno per De Luca. Ma è a Santo Stefano che i tifosi hanno spacchettato il vero Jari Vandeputte.
Più precisamente al “Dino Manuzzi” di Cesena, stadio nel quale il belga ha regalato la vittoria alla Cremonese grazie al suo primo, e fin qui unico, gol in stagione. Eccola finalmente arrivata la gioia tanto attesa, che probabilmente lo ha sbloccato anche a livello mentale.
Nelle successive tre gare, infatti, Vandeputte è un altro giocatore. Dopo la buona prova disputata nel derby contro il Brescia, si è ripetuto alla prima del 2025 sul campo del Frosinone, con due assist che hanno permesso alla Cremo di indirizzare la gara e chiuderla alla metà del secondo tempo. Prima da corner, con una palla perfetta sulla testa di Ceccherini, e poi con un generoso passaggio all’indietro sui piedi di Bonazzoli mentre era lanciato verso la porta di Cerofolini.
Una prova mostruosa, sottolineata anche dalle parole di Stroppa nella conferenza stampa prepartita contro il Cosenza.
«Nelle giocate individuali è proprio quel giocatore lì», ha detto di lui il mister grigiorosso. Che poi ha sottolineato anche la sua evoluzione e di come secondo lui «la differenza l’abbiano fatta gli episodi che gli hanno portato maggiore fiducia e consapevolezza».
E a proposito di giocate che da sole risolvono certe partite, meritano attenzione quelle viste nella gara di sabato scorso contro l’ex Massimiliano Alvini. La prima, che è valsa l’1-0 firmato Pickel, ma soprattutto la seconda, grazie alla quale il belga ha lasciato sul posto un difensore del Cosenza con una bellissima finta di corpo e ha servito la palla sulla testa di Vazquez per il vantaggio grigiorosso allo scadere.
Un inizio, dunque, da favola questo 2025 per Vandeputte, ora a quota 8 assist in stagione. Meglio di lui, fin qui, ha fatto solo un certo Domenico Berardi (10). La buona notizia è poi che il terzo posto a centrocampo, fin qui stato oggetto di numerosi interpreti e soluzioni tattiche, sembra aver trovato un nuovo, e forse definitivo, padrone.
I tifosi ora si aspettano da parte sua la giusta >continuità e magari anche qualche gol in più. E perché no, proprio a partire da domenica prossima, quando la Cremo affronterà allo stadio Zini il Modena.
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