L'ANALISI
21 Gennaio 2025 - 06:30
CREMONA - Franco Vazquez resta il migliore acquisto della stagione per l’attacco grigiorosso grazie al nono gol segnato contro il Cosenza. L’argentino ha siglato la rete del sorpasso nei confronti dei silani e ha proiettato la Cremonese verso la seconda vittoria consecutiva (la terza nelle ultime quattro gare giocate). Dalla doppietta di successi spicca in maniera netta il contributo arrivato dal collettivo e la sensazione che Stroppa abbia finalmente per le mani un gruppo maturo, in cui ognuno ha trovato la propria dimensione, ma soprattutto la capacità di sfruttarla a dovere.
Vandeputte si conferma l’indiscusso re degli assist, il suggeritore per tutte le occasioni: era arrivato a quota 4 dopo la sfida contro il Sudtirol, ne ha sfornati altri quattro tra Frosinone e Cosenza (dopo il primo gol che ha deciso la trasferta a Cesena). I compagni ringraziano.
Sopra tutto però, spicca la capacità della squadra di segnare sei reti con altrettanti giocatori. Ceccherini, Bonazzoli, Collocolo, Pickel, Vazquez e Johnsen: dalla difesa all’attacco, la Cremonese ha esultato grazie al contributo di tutti. E Vazquez adesso si sente meno solo, non porta più sulle spalle tutto il peso dell’attacco, ma assapora il piacere di poter condividere con altri la gioia del successo. Suggerisce e segna, a seconda delle necessità. A tutto vantaggio di una Cremonese che oggi ha consolidato il quarto posto solitario, equidistante (6 punti) dal terzo dello Spezia e dal quinto occupato da Palermo e Juve Stabia. Gli avversari sono avvisati: non sarà più sufficiente controllare da vicino Vazquez, marcarlo a uomo e non farlo giocare. Per disinnescare la squadra di Stroppa oggi è necessario avere mille occhi, controllare ogni varco. Non solo: il pericolo non arriva più solo da palla in movimento, perché anche i calci piazzati stanno diventando fonte di occasione da rete.
La fase offensiva può essere innescata da molti interpreti e l’esempio più concreto ha i volti di Collocolo e Pickel, entrambi a segno nelle ultime due gare. Collocolo da un paio di turni è stato schierato esterno destro e sta compiendo una sorta di percorso inverso rispetto a Vandeputte. Se il belga era arrivato da Catanzaro abituato a partire sulla fascia e ha dovuto capire che può attaccare tranquillamente la stessa zona di campo anche da mezzala più interna, adesso tocca al giocatore pugliese abituarsi a restare più largo per aggredire la fascia proprio come fa quando gioca da interno. In sostanza anche per Collocolo il compito di sfruttare la gamba per inserirsi in area o andare sul fondo è rimasto immutato. Deve solamente affinare meglio i tempi e coordinarsi con Pickel, che ha la stessa tendenza. A Frosinone Collocolo aveva preso più iniziativa segnando il terzo gol; contro il Cosenza invece ha offerto una prova più anonima come quantità di assalti verso l’area, ma parallelamente è stato Pickel a farsi più intraprendente e a ‘rubargli’ lo spazio in area. Con buoni risultati però, perché il giocatore elvetico-congolese che parla benissimo il dialetto cremonese, ha segnato il gol del vantaggio ed è andato a tanto così dalla doppietta.
Stroppa finora ha giustificato lo spostamento di Collocolo sulla fascia con due considerazioni: la prima è appunto che per Collocolo non cambia nulla visto che «quando parte da mezzala fa le cose migliori allargandosi»; in secondo luogo il tecnico ha la possibilità di mettere ancora più muscoli a centrocampo proprio grazie alle caratteristiche di Pickel. Soluzione che invece cambia radicalmente quando in fascia gioca Zanimacchia. Stroppa ha aggiunto una soluzione in più al gioco della squadra che ne ha tratto il massimo beneficio.
Vazquez oggi è meno solo in campo e fatica meno a trascinare una squadra che lo segue e che, per dirla alla Stroppa, sa come muoversi al meglio per suggerire all’argentino i tempi di gioco. L’immagine del Mudo che prova a battersi da solo contro il Pisa ha lasciato spazio a un collettivo che si muove con più sicurezza. Dietro, in mezzo e davanti. Con l’esperienza di Ceccherini e Bianchetti, con la generosità di Bonazzoli e con un centrocampo che ha alzato non solo il ritmo ma anche la qualità nel giocare la palla.
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