L'ANALISI
02 Ottobre 2022 - 08:33
CREMONA - Ottobre sarà un mese particolare per la Cremonese: in arrivo ci sono scontri diretti di un certo rilievo che potrebbero dare una svolta al campionato grigiorosso, nel bene o nel male. Una cartina tornasole che potrà rivelasi affidabile riguardo alle potenzialità dei grigiorossi di poter competere per l’obiettivo salvezza. Si riparte dopo la sonora batosta incassata contro la Lazio. Una gara che nelle due settimane di pausa dovrebbe essere ormai alle spalle a lontana dalla testa dei giocatori se non per le indicazioni su cosa non si dovrebbe fare in campo. Una lezione che deve essere sfruttata dai grigiorossi a proprio vantaggio per migliorare quelle cose che non ancora non hanno funzionato a dovere.
Se è vero che c’è un gruppo di squadre che appare di altro livello, da oggi inizia un mese in cui arrivano i match da non fallire, a partire da quello di oggi contro il Lecce (stadio di Via del Mare, ore 15). La sfida tra matricole accresce le responsabilità della squadra di Alvini, per dirla con le parole del direttore sportivo Giacchetta, visto che gli scontri proibitivi tolgono alla Cremonese un certo peso dalle spalle nel determinare la partita. Stavolta sarà tutto diverso, stavolta le idee di calcio basate sul coraggio e sull’aggressione all’avversario dovranno mettere in luce una Cremonese più brava nel creare occasioni e pericoli alla difesa avversaria, aggiungendo anche concretezza negli ultimi sedici metri di campo.
Sulla formazione da mandare in campo Alvini a conti fatti non ha molti problemi. Chiriches è sicuramente un elemento che mette esperienza, ma Hendry non è un’assenza che al momento si può definire di rilievo. L’allenatore grigiorosso ha solo il dubbio di Dessers, tornato affaticato dagli impegni con la nazionale nigeriana. Davanti c’è un interrogativo da sciogliere: se l’attaccante non dovesse farcela, il tecnico di Fucecchio deve optare tra un attacco a due punte (si candida Ciofani), oppure con una sola punta centrale con due trequartisti alle spalle, che potrebbero essere Buonaiuto e Zanimacchia. I due insomma avrebbero la possibilità di tornare nei ruoli più congeniali per dare tecnica e corsa all’attacco grigiorosso.
Dietro, da quanto ha lasciato intendere il mister, l’idea è quella praticata finora, ovvero la difesa a tre con Bianchetti al centro affiancato da Aiwu e Lochoshvili. A centrocampo invece c’è più abbondanza sulle scelte con Ascacibar che si candida ad un posto da titolare dopo aver recuperato la piena condizione. La novità è che Carnesecchi torna tra i convocati per assaporare il clima della partita. Il portiere aveva rimesso piede in campo nel test giocato con il Fanfulla ma di fatto è rimasto spettatore del match che la Cremonese ha condotto senza troppi problemi. Oggi per la Cremonese è quasi il momento della verità e si attendono segnali positivi.
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