L'ANALISI
02 Novembre 2019 - 07:00
Parecchi giorni prima della ricorrenza del «giorno dei Morti» c'è tutto un fervore di attività. La commemorazione dei defunti, è una ricorrenza del tutto spirituale; tutti i vivi ricordano tutti i morti, così che fra i due mondi vi è come una comunione e un'unità.
Ma questa spiritualità, non è per nulla contaminata dal lato più mondano della cose; o, quanto meno, dal lato più commerciale.
Il commercio, ormai, si innesta in tutte le branchi e della vita sociale; niente di straordinario, dunque, se anche il 2 novembre rappresenta una fonte notevole di movimento di danaro.
Già quindici giorni prima cominciano ad apparire nelle vetrine dei negozi quelle cose che possono particolarmente interessare coloro che hanno intenzione di onorare dei defunti ornandone le tombe: i pacchetti dei lumini di cera si alternano con i portafiori, gli ornamenti di bronzo, con mazzi di fiori finti che vengono particolarmente usati per ornare le tombe dei più poveri, quelli che non possono permettersi di rinnovare spesso i fiori freschi o di fare l'abbonamento per il servizio, gestito dal Comune, di riordino delle tombe. Le drogherie, espongono ancora, allineate a canne d'organo, candele d'ogni dimensione.
In città, ormai, le candele sono cadute dall'uso comune; ma nelle campagne c'è ancora la consuetudine di accendere sulle tombe o nelle cappelle dei grandi ceri, la cui fiammella dura almeno per tutto il giorno dei Santi e per quello dei Morti.
Al cimitero, intanto, si lavora attivamente per riordinare le tombe. Anche quelle dimenticate dai vivi vengono riordinate dal Comune i cui operai provvedono a falciare le erbe, a ripulire i viali, a riordinare le siepi di mortella. I marmisti lavorano attivamente intorno ai monumenti piccoli e grandi: lucidano marmi, rifanno iscrizioni, rimettono a nuovo i bronzi. E i fiorai, si provvedono di ceste di crisantemi per affrontare le migliaia di richieste che pervengono loro in queste giornate, e provvedono a disporre fiori sulle tombe e nelle cappelle, secondo le commissioni ricevute. Così che già l'ultimo giorno di ottobre, il cimitero è tutto un giardino, è un profluvio di colori e di profumi.
Come è noto, in questa giornata, ogni sacerdote potrà celebrare tre Messe. In cattedrale si svolgerà il solenne pontificale con assistenza maggiore dell'arcivescovo ed esecuzione della Messa gregoriana da parte della Schola cantorum del Seminario.
Alle 20.30 precise, la radio diffonderà i rintocchi della campana di Rovereto, che suonerà in suffragio di tutti i Caduti in guerra.
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