L'ANALISI
24 Giugno 2018 - 07:00
24 giugno 1859: alle 3, il silenzio della notte venne d'improvviso rotto dai primi colpi di fucileria in quel paesaggio pittoresco che dalla sponda desenzanese del Lago di Garda arriva, tra colline, ripide scarpate ricche d'abeti e di cipressi, piccoli campi coltivati a granò, sino alla dugentesca torre scaligera di Solferino. Lassù lo Stato Maggiore Austriaco aveva predisposto i piani per fermare P. offensiva vittoriosa degli alleati franco-italiani.... alla'alba di quel 24 giugno si trovarono di fronte, sulla linea Pozzolengo-Cavriana-Guidizzolo, migliaia di uomini impegnati nel supremo cimentò : 84.500 francesi verso Solferino, 34.700 piemontesi verso San Martino, 180.000 austriaci in difesa. Quattord'ci ore di combattimenti: Ogni ora è un memorabile poema di gloria 'militare, quasi che tutti i sacrifìci dei cospiratori dal 1815 al 1853, tutti i martiri dallo : Spielberg a Belfiore, tutti gli sconfitti eroi del 1848-49, dessero animo a osare l'inosabile contro il più forte esercito del mondo...II grande attacco sotto l'Uragano: dalle 17 alle 21...A quell'ora, dal cielo la luna illumina uno degli spettacoli più cruenti della storia. E fu allora che nacque la prima idea della Croce Rossa. Fu una vittoria, quella di Solferino e San Martino, che appartiene al patrimonio sacro dell'eroismo umano ed alla storia universale della libertà.
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