L'ANALISI
30 Dicembre 2025 - 05:10
CREMA - A un anno dall'apertura del sottopasso veicolare tra le vie Stazione e Gaeta e dal conseguente 'pensionamento' del passaggio a livello incubo degli automobilisti, Santa Maria si scopre meno 'ostaggio' del traffico, ma anche un po' più 'spenta'.
Almeno, nell'attesa che il futuro tunnel ciclopedonale consenta di raggiungere il centro a piedi, senza passare inevitabilmente attraverso la stazione.
Davide Germano Monaco gestisce, da poco, un locale nel quartiere: «Il sottopasso ha portato vantaggi alla viabilità, ma solo per gli automobilisti. Per i pedoni e in particolare chi abbia una disabilità, la situazione è critica, considerato che l'ascensore della stazione è perennemente rotto. Siamo una zona satellite della città, mentre prima c'era più uniformità. Chi abita qui si considerava parte della grande comunità di Crema, ma ora si sente più l'isolato, con una sensazione di penalizzazione. Adesso siamo in una condizione di periferia. Un gruppo di residenti si è anche riunito in oratorio e ha steso un documento da inviare al sindaco. Durante il confronto sono emerse preoccupazioni, condivise da abitanti e non. Gli edifici abbandonati, tra l'altro, sono ormai una rifugio per chi non ha casa».

Dino Aliprandi conosce da sempre la zona: «Per conto mio, è migliorata la vivibilità. Comunque, le preoccupazioni attuali sono una realtà».
Carmelo Carlucci, da pochi mesi, è invece un nuovo abitante di Santa Maria: «Arrivo da Pandino e ho trovato il quartiere a misura di persone, di ogni età. C'è la farmacia, la Posta, il supermercato, negozi e per i più piccoli l'oratorio, oltre a una basilica che è un vero gioiello. Il sottopasso — la sottolineatura — ha dato un segnale forte, nel bene e nel male».
Yazidi Mohamed Khairi aggiunge: «Si dice che il viale un tempo fosse più animato e vissuto. Sono qui spesso e so che si stanno cercando soluzioni non facili da attuare nell'immediato (il riferimento è al sottopasso ciclopedonale Ndr). Ma tra il dire e il fare c'è grande differenza».
Sebastiano Guerini, già sindacalista ed ex consigliere comunale, aggiunge: «È un quartiere dove si vive bene, al di là delle dinamiche giovanili, ma tutti siamo stati adolescenti, anche se con un altro tipo di educazione. È comunque palpabile l'isolamento ciclopedonale, tanto che si è creato un comitato. Il sottopasso per le auto ha avuto un impatto notevole. Trovare alternative più soddisfacenti, rispetto a quelle attuali, resta una forte incognita. La basilica, intanto, è sempre più meta fissa dei tanti turisti che raggiungono Crema».
Come dire, un quartiere ora un po' meno vivo, ma che tanti raggiungono ancora pure da fuori città.
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