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Racchetti-Da Vinci, il progetto lievita: quasi otto milioni in più per il nuovo polo scolastico

La Provincia ha approvato il piano esecutivo che porta l’investimento complessivo a 31 milioni di euro, con finanziamento interamente a carico di Inail. Ora si attende il via libera romano e l’avvio della gara europea, mentre l’apertura dei cantieri resta legata a tempi ancora incerti

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

21 Dicembre 2025 - 05:05

Racchetti-Da Vinci, il progetto lievita: quasi otto milioni in più per il nuovo polo scolastico

Nel riquadro il presidente Roberto Mariani

CREMONA - Schizza verso l’altro di quasi 8 milioni di euro il costo della costruzione della nuova sede del Racchetti-da Vinci tra via Libero Comune e via Piacenza, permettendo così in futuro di accorpare classico e scientifico oggi in via Stazione e via Palmieri, e il linguistico del viale di Santa Maria. La Provincia ha approvato in via definitiva il progetto esecutivo, redatto dalla società in house Centro Padane engineering, che fissa in 31 milioni di euro il costo dell’opera, rispetto ai 23,6 dell’ultima stima. Arrivato nei giorni scorsi l’ok della giunta guidata da Roberto Mariani, adesso la palla passa all’Inail, che finanzia in toto la costruzione e dunque dovrà appaltare i lavori.

Una procedura che si annuncia non breve, trattandosi di una gara di portata europea. Prima, però, da Roma dovranno dare giudizio positivo al progetto di Centro Padane. Non dovrebbero esserci ostacoli, ma in Provincia si mantengono comunque prudenti. Un mese o forse due, dovrebbero essere sufficienti.

A quel punto inizierà la fase di appalto, difficile stabilire tempi certi per un possibile avvio dei lavori, che potrebbe avvenire nel 2027.

Inutile dire che questo nuovo edificio scolastico è atteso da decenni in città. A livello tecnico la prima idea progettuale presentata dai tecnici provinciali risale al 2010. In 15 anni ovviamente i costi sono lievitati, con un’accelerazione impressionante nel post Covid. Dagli iniziali 11,2 milioni di euro necessari alla realizzazione dell’opera si è passati a 31, il che significa 20 milioni di euro in più.

La bozza originaria del progetto prevedeva una superficie dell’area di 32.800 metri quadrati sui quali realizzare un edificio scolastico di 10.320 metri quadrati, per 1.200 alunni. L’istituto sarà dotato di laboratori, biblioteca, aula magna e, come detto, di una palestra.

Si prospetta una scuola all’avanguardia anche dal punto di vista dei consumi energetici, con uso del fotovoltaico e un’edilizia che punterà forte sull’isolamento in modo da consentire il massimo risparmio a livello di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.

Una volta che Inail avrà dato l’ok e si procederà dunque con l’appalto, potranno essere chiariti i tempi di realizzazione dell’intero complesso che di fatto affiancherà la nuova palestra dell’istituto Sraffa, in corso di costruzione. Un’opera, quest’ultima, che sta però registrando un ritardo nell’esecuzione.

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