L'ANALISI
18 Dicembre 2025 - 12:11
CREMA - Il prolungamento della Gronda nord costerà almeno 20 milioni di euro, quasi un terzo in più dei 14 ipotizzati e che rappresentavano il costo della cosiddetta tangenzialina. Per trovare i fondi il Comune batte cassa in Regione, sostenuto dal consigliere regionale Matteo Piloni, che ha presentato un ordine del giorno in cui chiede, appunto, alla giunta di Attilio Fontana di garantire i sei milioni che mancano all’appello.
Nel novembre 2024, Comune e Regione avevano firmato l’accordo che aveva sancito l’impegno dell’ente lombardo a trasferire sul progetto del prolungamento della Gronda i sette milioni di euro di risorse, che aveva già destinato alla tangenzialina. Quest’ultimo progetto era abortito in quanto non era stato trovato l’accordo sul tracciato con i paesi confinanti.

Al momento, il Comune ha già ottenuto 1,4 milioni dalla Regione, pari al 20% del contributo complessivo, con cui è stato dato avvio alla fase preliminare di progettazione. I tecnici incaricati dallo staff di piazza Duomo stanno effettuando proprio in questo periodo i rilievi necessari per poter predisporre il Documento di fattibilità delle alternative progettuali.
Si tratta di uno studio previsto dal nuovo codice degli appalti: va prodotto prima di affidare il progetto. Analizza le possibili soluzioni del tracciato, nel caso di specie c’è da valutare se prevedere un sovrappasso o un sottopasso per superare la ferrovia e il canale Vacchelli.
«Di questo aumento dei costi avevamo già trattato in passato con l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi — sottolinea il sindaco Fabio Bergamaschi — non dimentichiamo che i 14 milioni erano la spesa prevista per la tangenzialina, che è un’opera ben diversa dal prolungamento della Gronda nord dalla rotonda dell’organo a canne di via Treviglio, sino a via Caravaggio. L’assessore Terzi aveva preso atto che il quadro economico di sette milioni di euro di contributo regionale era riferito a un tracciato differente e dunque che vi fosse la certezza che servisse il doppio del finanziamento regionale. Si era impegnata a intervenire nei successivi bilanci, a patto ovviamente che ci fosse un nostro cofinanziamento, che noi abbiamo confermato in sette milioni di euro. Da qui l’ordine del giorno presentato in questi giorni da Piloni. Ci aspettiamo venga mantenuto questo impegno».
Il prolungamento della Gronda è considerato strategico dalla Provincia, dall’Area omogenea cremasca e dalle associazioni di categoria. Migliora i collegamenti con infrastrutture fondamentali come la Paullese e la BreBeMi e si inserisce pienamente nella progettualità legata alla Zona di innovazione e sviluppo che punta a rafforzare la competitività del territorio, in particolare del settore della cosmesi.
In questi giorni, in cui è in discussione il bilancio regionale, Piloni ha dunque sollecitato la giunta Fontana a «continuare a sostenere questa opera, individuando nel bilancio ulteriori risorse per consentire la realizzazione di un’infrastruttura attesa da anni e decisiva per la mobilità e lo sviluppo economico del Cremasco».
Nel frattempo il Comune ha deciso di fare un passo avanti, agendo in autonomia in via Caravaggio, per eliminare il semaforo e realizzare già l’anno prossimo una rotatoria all’altezza dell’incrocio con via Bramante. Servirà ad eliminare le code in entrata e uscita dalla zona industriale ex Olivetti. Ogni giorno, specialmente nelle ore di punta, si formano incolonnamenti che producono anche inquinamento dovuto all’alta concentrazione di veicoli e quindi alle emissioni di gas di scarico. Una rotonda dovrebbe migliorare la situazione, anche se le code non spariranno completamente.
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