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Fuga notturna di monossido, famiglia intossicata

Padre, madre e figlia hanno lanciato l’allarme dopo aver accusato forti malesseri nell’appartamento. Le due donne sono state trasferite a Milano per il trattamento in camera iperbarica, mentre sono in corso le verifiche sull’impianto di riscaldamento

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

15 Dicembre 2025 - 08:13

Fuga notturna di monossido, famiglia intossicata

(foto d'archivio)

SERGNANO - Padre, madre e figlia maggiorenne sono rimasti intossicati per una fuga di monossido avvenuta nella notte nell’appartamento dove vivono in affitto, in via Fratelli Cervi, nel centro del paese. Le due donne hanno subito le conseguenze peggiori e sono dunque state trasferite a Milano per un trattamento in camera iperbarica necessario per ridurre rapidamente i livelli di carbossiemoglobina nel sangue, aumentare la quantità di ossigeno nel plasma, migliorando nel contempo l’ossigenazione dei tessuti. Una terapia per ridurre il rischio di danni neurologici tardivi.

Sul posto è intervenuto un equipaggio del servizio di emergenza del 118, oltre alla squadra dei vigili del fuoco di Crema. L’appartamento si trova al secondo piano della palazzina e apparentemente è in buone condizioni. La fuga di monossido potrebbe essere stata causata dal malfunzionamento della stufa a pellet o di uno dei termoconvettori a gas dell’impianto di riscaldamento.

Sono stati gli stessi componenti della famiglia a chiedere aiuto, intorno all’una. Avevano i classici sintomi da intossicazione: mal di testa, nausea e vertigini. Probabilmente la perdita andava avanti da ore, tanto da saturare l’intera casa. Al loro arrivo i vigili del fuoco hanno effettuato immediatamente i rilievi. Nonostante gli operatori del 118 avessero già areato i locali aprendo tutte le finestre, il tester ha segnalato ancora la presenza di monossido in due stanze, a testimonianza degli alti livelli raggiunti dal gas. Poi hanno piombato i contatori e atteso l’arrivo degli ispettori dell’Agenzia tutela della salute e del tecnico inviato dalla proprietà, prima di rientrare a Crema quando era quasi l’alba.

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