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Biomedico al Galilei: nuovi talenti tra scuola e ospedale

Gli allievi del liceo delle Scienze applicate con curvatura biomedica hanno ricevuto i loro attestati, frutto di un percorso sperimentale che unisce formazione teorica e laboratori in ospedale

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

14 Dicembre 2025 - 10:37

Biomedico al Galilei: nuovi talenti tra scuola e ospedale

La consegna degli attestati

CREMA - L’istituto Galilei ha consegnato ieri mattina, in sala Pietro da Cemmo, gli attestati agli studenti del liceo delle scienze applicate con curvatura biomedica, diplomatisi a luglio.

Insieme alla dirigente scolastica Paola Orini e della docente referente Paola Guerci, non sono mancati alla cerimonia il presidente provinciale dell’Ordine dei medici Andrea Morandi e il coordinatore medico Fabrizio Mauri.

Hanno portato il loro saluto i consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari, l’assessore comunale all’Istruzione Emanuela Nichetti e la delegata del provveditore Laura Valcarenghi.

Gli studenti che hanno ricevuto l’attestato sono stati 21; ma non tutti erano presenti.

«Quella del biomedico — ha affermato Orini — è una sperimentazione nazionale, che tra un anno e mezzo entrerà a far parte dell’ordinamento scolastico. Nasce da un’intesa tra ministero dell’Istruzione e l’Ordine dei medici e degli odontoiatri. La nostra società ha bisogno di operatori sanitari e con questo corso offriamo un’opportunità agli studenti».

Detto che gli iscritti all’Ordine nella provincia sono duemila, Morandi ha posto l’accento sulle qualità necessarie per operare nel settore: «Competenze cliniche e umane. Per questo, l’intelligenza artificiale non sarà mai in grado di sostituirsi all’uomo, perché un computer non è in grado di stabilire un rapporto empatico e di fiducia con i pazienti».

I medici che insegnano al corso biomedico lo fanno gratuitamente. Il Galilei ha in atto anche una convenzione con l’ospedale Maggiore per far partecipare gli studenti ai laboratori e per far conoscere loro le diverse figure in ambito sanitario e come funzionino i singoli reparti.

La novità di quest’anno, come ha sottolineato Mauri, è l’introduzione nel curriculum, anche dell’esperto di medicina generale.

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