L'ANALISI
06 Dicembre 2025 - 17:28
In senso orario dall'alto: 1° posto - ‘Riflettersi nell’alba’ ; 3° posto - ‘Civetta’; 2° posto - ‘Tris... di upupe’
CREMA - Testimoniare il territorio dell’area protetta e la sua evoluzione in questi primi quarant’anni di esistenza, al fine di farne conoscere il valore naturalistico e storico-paesistico. Era questo l’obiettivo della sedicesima edizione del concorso fotografico e video Emozioni sul Serio, promosso dal Parco regionale del Serio.
Il tema scelto quest’anno è stato ‘Buon compleanno Parco del Serio, quarant'anni di natura, storia e bellezza attraverso i tuoi occhi’. Attraverso il concorso, l’ente intendeva promuovere una maggiore attenzione al rispetto delle peculiarità ambientali, affinché i visitatori e le nuove generazioni contribuissero alla tutela e alla valorizzazione del Parco. Obiettivo pienamente realizzato a giudicare dai lavori proposti.
Le premiazioni dei vincitori si sono tenute nella sala della Rocca Viscontea, sede del Parco. Nell’occasione è stato anche presentato il calendario 2026, realizzato utilizzando le fotografie premiate e segnalate dalla giuria.

Prima classificata è risultata la foto di Massimiliano Manuel Paolina, di Agrate Brianza, dal titolo ‘Riflettersi nell’alba’, che immortala una splendida coppia di pavoncelle con lo sfondo di un’alba tardo primaverile all’interno di una lanca, in acque pressoché immobili. Si tratta di uno schivo uccello migratore, simbolo del Parco del Serio, che nidifica nei pressi del fiume. Le pavoncelle trovano all’interno del Parco rari habitat utili alla riproduzione e il loro nutrimento costituito da molluschi e altri invertebrati.

Secondo classificato, Bruno Raimondi di Cologno al Serio con ‘Tris... di Upupe’, presenti nell’area protetta, che hanno bisogno di alberi cavi nei quali poter nidificare.

Il terzo premio è invece andato a Stefano Bertuletti di Fara Olivana con Sola, con la foto ‘Civetta’, osservata da vicino, che mostra la raffinatezza del piumaggio e l’intensità del suo sguardo, catturando tutta la misteriosa eleganza di questo predatore notturno.
La miglior foto macro è stata quella di Vincenzo Severgnini, residente a Crema, intitolata ‘L’acrobata’.
Dopo la consegna dei premi, è stato il momento della presentazione del calendario ufficiale 2026 del Parco, all’interno del quale sono state inserite le migliori 12 immagini selezionate dalla giuria.
«I concorrenti — ha commentato il presidente del Parco, Basilio Monaci — hanno messo in luce la biodiversità, il rapporto tra uomo e natura, le trasformazioni del territorio e le bellezze nascoste o inaspettate. La fotografia è strumento di memoria, testimonianza e sensibilizzazione, per raccontare come il Parco è vissuto, amato e custodito da chi lo attraversa ogni giorno».
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