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SPINO D'ADDA

Scritte «insicure» sul tavolo del prefetto

Arredo urbano sulla rotatoria, Ruzzo (Forza Italia) pronto a rivolgersi «agli organi competenti»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

01 Dicembre 2025 - 18:23

Scritte «insicure» sul tavolo del prefetto

SPINO D’ADDA - Torna d’attualità dopo mesi il caso delle scritte 'Spino d’Adda' in metallo e cemento, fatte installare dal Comune sulla rotatoria di viale Vittoria, che porta al cimitero. Un arredo urbano di benvenuto in paese.

Il consigliere di minoranza Nunzio Ruzzo annuncia di avere intenzione di «procedere con comunicazioni agli organi competenti, in particolare Prefettura e Polizia stradale, per la verifica della correttezza amministrativa e delle condizioni di sicurezza».

Nei giorni scorsi, l’esponente di Forza Italia aveva depositato un’interrogazione in Comune: «Non c’è nessun atto o parere tecnico o istruttoria – aggiunge – la risposta del sindaco conferma ciò che già temevo: l’opera è stata autorizzata senza un solo documento tecnico, senza una relazione, senza un progetto, senza un parere degli uffici. Nulla. Parliamo di muri in cemento lunghi oltre 4 metri e alti più di mezzo metro, posizionati in una rotatoria comunale. In un punto dove il Codice della strada impone valutazioni precise di sicurezza, visibilità e assenza di ostacoli fissi».

Ruzzo cita poi il codice della strada. «La normativa è chiara: un manufatto fisso in cemento non è arredo urbano, richiede autorizzazioni formali, valutazioni di sicurezza e visibilità, non può essere installato in una rotatoria senza istruttoria tecnica. La risposta dell’amministrazione ammette che non esiste alcun atto, perché secondo loro si tratterebbe di ‘semplice arredo urbano’, ma un manufatto in muratura è un ostacolo fisso. Tutto ciò è grave, la sicurezza stradale è responsabilità dell’ente proprietario: in questo caso il Comune al 100%».

La risposta del sindaco Enzo Galbiati all’interrogazione del consigliere, sostiene che «i manufatti, di modeste dimensioni, siano assimilabili ad arredo urbano per il quale, secondo la normativa vigente, non è necessario il rilascio di autorizzazione edilizia né, tantomeno, di documentazione progettuale».

Galbiati riporta anche quanto appreso dalla Polizia locale. «L’ufficio ha constatato che i manufatti, viste le loro modeste dimensioni, non ostacolano la visuale dei conducenti che transitano lungo la rotatoria, oltretutto nell’isola centrale delle rotatorie stradali è possibile posizionare installazioni assimilabili ad arredo urbano».

L’installazione, risalente alla scorsa primavera, era stata finanziata da un privato. Già in passato l’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Riccaboni aveva scelto la rotatoria per un’installazione decorativa, che valorizzasse l’accesso dalla vecchia Paullese al centro del paese. La piroga in legno, a richiamare il legame di Spino con il suo fiume e la storia delle prime popolazioni che abitarono nel territorio. Poi con il tempo e gli incidenti stradali, l’opera si era deteriorata, sino ad essere rimossa.

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