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SPINO D'ADDA

Autovelox sul tratto critico della Paullese, passo avanti verso la sicurezza

Il via libera del ministero dei Trasporti consente l’installazione del rilevatore in un punto pericoloso della superstrada, mentre proseguono i preparativi per il raddoppio del ponte sull’Adda

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

01 Dicembre 2025 - 05:10

Autovelox sul tratto critico della Paullese, passo avanti verso la sicurezza

SPINO D'ADDA - Dal ministero dei Trasporti è arrivato il all’installazione, da parte della Provincia, dell’autovelox fisso nel tratto della Paullese all’imbocco del ponte sull’Adda.

Si tratta del tratto più critico della viabilità spinese, dove la superstrada a due corsie si riduce a una sola per senso di marcia.

Le velocità troppo elevate, le manovre vietate di chi, proveniente da Milano, entra nella stazione di servizio tagliando la carreggiata e la presenza di una curva insidiosa, negli anni sono state tra le cause di numerosi incidenti stradali. Alcuni sono stati purtroppo mortali.

Lungo l’asse stradale tra la fine della superstrada e il ponte è in vigore il limite dei 70 chilometri orari. Su questa velocità massima sarà tarato l’impianto.

«Non abbiamo ancora certezze sulle tempistiche per l’installazione — commenta il sindaco Enzo Galbiati — ma il via libera arrivato dal ministero dei Trasporti rappresenta una svolta fondamentale. Ne sapremo di più nei prossimi giorni».

La Provincia, tramite il presidente Roberto Mariani, aveva già da mesi assicurato al Comune la volontà di procedere all’installazione del rilevatore di velocità nel tratto critico. «Verrà collocato sul lato destro della carreggiata per chi proviene da Milano, all’incirca all’altezza della stazione di servizio — prosegue Galbiati —: sarà ovviamente bidirezionale».

Il tutto, nell’attesa del via al cantiere del raddoppio del ponte che, una volta completato, metterà fine al pericoloso ‘imbuto’. Proprio due settimane fa era arrivato l’ok della Corte dei conti al raddoppio del manufatto, un progetto in capo alla Provincia, bloccato da fine estate a Roma in attesa del parere dell’organo di controllo delle finanze pubbliche.

Un passo in avanti decisivo, che consente ora di avanzare nell’iter tecnico-amministrativo per la gara d’appalto. Probabile che il progetto vada adeguato, anche con un aggiornamento dei prezzi. L’ipotesi, a questo punto, è di affidare l’appalto entro la fine dell’anno prossimo, per aprire il cantiere nel 2027.

Nel frattempo, sono in corso i monitoraggi ambientali prescritti dal ministero, per il rispetto alla Valutazione di impatto ambientale.

A inizio estate, dopo oltre un anno di stand by, si era tenuta la riunione tecnica del Cipess che aveva dato l’ok all’opera. Il raddoppio è da tempo finanziato per complessivi 38 milioni di euro, dei quali 30 sono stati garantiti dalla Regione. Costi che, come ha appunto precisato Mariani, saranno comunque da rivalutare.

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