L'ANALISI
28 Novembre 2025 - 05:25
CREMA - Raddoppiano le realtà del terzo settore, gruppi e cooperative in particolare, che aderiscono alla co-progettazione del Comune.
Dalle 11, che hanno collaborato con il Comune nei tre anni che stanno per concludersi, si passerà a 21 nel prossimo triennio (2026-2028). Sono quelle ammesse dopo il bando per la raccolta delle manifestazioni d’interesse. Lavoreranno al fianco dell’ente a un’ampia agenda sociale ed educativa.
Le azioni previste riguardano: il contrasto alla povertà, iniziative extrascolastiche di valorizzazione culturale, politiche di parità e giovanili, reti di prossimità. Ma anche sostegno alle autonomie personali e lavorative e interventi per l’abitare.
Il tutto facendo cooperare varie realtà del volontariato cremasco con il Comune, a cominciare dalla Fondazione Don Angelo Madeo (capofila) a cui fanno riferimento:
Altro tema centrale della co-progettazione è quello relativo al sistema educativo fino ai 6 anni.
«Siamo di fronte a un passaggio decisivo— evidenzia l’assessora al Welfare, Anastasie Musumary — le trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi anni ci chiedono di superare la logica dell’intervento frammentato e costruire reti solide, stabili, capaci di accompagnare le persone con continuità. Avviare questa seconda fase di co-progettazione significa scegliere un welfare fondato sulla prossimità e sulla partecipazione. Significa riconoscere il valore politico del terzo settore come attore che, insieme al pubblico, concorre alla costruzione del bene comune. L’ingresso di dieci nuovi soggetti è un segnale eloquente: Crema è un territorio che crede nella collaborazione e che vuole crescere».
Il collega alle Politiche giovanili, Giorgio Cardile, ricorda «la centralità delle nuove generazioni. Sono la misura del nostro impegno politico. Se una comunità riesce a offrire opportunità, strumenti, orientamento e spazi di partecipazione, allora significa che sta guardando davvero al futuro. Con la co-progettazione vogliamo continuare a costruire politiche giovanili che non siano occasionali, ma strutturate, continuative e condivise».
Nelle prossime settimane verranno attivati i tavoli tematici, che porteranno alla definizione dei progetti definitivi, degli strumenti finanziari e dell’accordo di collaborazione che costituirà la cornice operativa per il triennio 2026-2028.
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