L'ANALISI
24 Novembre 2025 - 05:05
La Zona 30 istituita a Porta Ombriano e la consigliera comunale Donatella Tacca
CREMA - Una diminuzione delle brusche frenate, che oltre ad essere rischiose significano anche un maggior consumo di pastiglie e dischi e, dunque, un costo. Poi, la previsione di accelerazioni anomale in calo di un terzo, con conseguente risparmio di carburante ed emissioni ridotte fino al 17%. Il tutto con tempi di percorrenza sostanzialmente invariati: non superiori ai 30 secondi per tragitti di dieci minuti.
Un insieme di effetti che, nelle stime, si tradurrà in centinaia di migliaia di euro di costi evitati nei prossimi anni tra incidenti stradali, danni ai veicoli, ma anche all’arredo urbano e alla segnaletica. Ovviamente è di primaria importanza la diminuzione dei feriti, con il relativo costo innanzitutto sociale e poi economico. Sono le stime a cui hanno fatto riferimento in Comune per avvalorare la recente scelta di istituire le 15 nuove zone con limite di velocità a 30 chilometri orari, maturata nei mesi scorsi e concretizzatasi nelle ultime settimane.
Le stime si basano su studi relativi a quanto sta avvenendo in altre città, in primis Bologna, dove le Zone 30 sono realtà da oltre un anno. A Crema lo sono diventate da pochi giorni. Il quartiere delle Villette è stata la prima ad essere istituita, poi il centro fino a via IV Novembre, Crema Nuova (piazza Fulcheria e vie limitrofe), le vie Treviglio e Braguti, piazza Manziana e via Nenni. E ancora via Matilde di Canossa, a San Bartolomeo le vie Piacenza e Zuvadelli, nel quartiere di Castelnuovo lungo le arterie Valsecchi e Zambellini.
Interessate anche alcune aree dei quartieri di San Bernardino (vie Brescia, XI Febbraio, XXV Aprile), Santa Maria (vie Mulini, Montanaro, Battaglio, Galli), Sabbioni (vie Cappuccini, Toffetti, Camporelle), Ombriano (vie Rampazzini, Chiesa e collegate). Nelle frazioni le zone 30 saranno a Santo Stefano (via Crocicchio), Vergonzana (via Albergoni) e ai Mosi. Nel complesso, tenendo conto della ztl del centro storico, dove già da tempo è in vigore il limite, in circa il 30% della città si viaggerà a velocità ridotta.
«Crema a 30 chilometri orari è una decisione che mira alla sicurezza e alla qualità della vita dei cittadini» sottolinea Donatella Tacca, consigliera comunale del Partito democratico e presentatrice, lo scorso giugno, della mozione che aveva dato mandato alla giunta di procedere in questa direzione. Un testo unitario, sottoscritto anche da tutte le civiche che appoggiano la maggioranza di centrosinistra.
«Nei giorni scorsi- prosegue Tacca – la destra locale (in particolare i consiglieri di Fratelli d’Italia, ndr) ha preferito arroccarsi su una sterile polemica politica, ignorando il merito e l'oggettività dei fatti. La strumentalizzazione era iniziata in contrasto alla mozione presentata da me sulle Zone 30 per conto della maggioranza, hanno insinuato pure la delegittimazione dell’assessore di riferimento Franco Bordo, innescando una polemica pretestuosa. Inoltre la destra di Crema non ha recepito cosa ha deliberato l’11 novembre la Regione Lombardia nel piano ‘Aria’, dove ha inserito proprio ’la riduzione della velocità nei centri urbani’. Tradotto, istituire zone 30 chilometri orari».
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