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PANDINO. L'INIZIATIVA

La Pro loco va a caccia di misteri

In settanta al castello all’appuntamento con gli esperti in fenomeni inspiegabili. L’associazione di promozione turistica punta sul nuovo filone per attirare visitatori

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Novembre 2025 - 05:25

La Pro loco va a caccia di misteri

PANDINO - Un turismo legato al fascino dei misteri, che si celano tra le mura del castelloUn record di presenze, con oltre 70 partecipanti, alla serata promossa nei giorni scorsi dalla Pro locoIl tutto esaurito, a testimonianza di come questo filone sia sempre più terreno fertile per attirare visitatori e dunque incrementare le presenze turistiche in paese.

Fondamentale la presenza in castello degli specialisti dell’Hidden Hunters Mystery Team, i cacciatori di misteri attrezzati con telecamere, rilevatori a infrarossi e altra strumentazionePer la seconda volta, dopo la loro indagine dello scorso febbraio, servita a gettare le basi di una ricerca più approfondita, hanno passato al setaccio le sale affrescate e gli altri spazi.

Diversi i gruppi di turisti arrivati anche da piuttosto lontano. Insomma, una nuova fonte di visitatori per il castello. «Presto fisseremo una nuova data per tornare a indagare — fanno sapere i componenti dell’Hhmt — molti ospiti sono rimasti con noi ben oltre la conclusione della serata, per ascoltare gli audio e visionare i video registrati nelle postazioni specifiche».

Addirittura gli specialisti del team sono stati interpellati da alcune persone presenti, molto colpite: «Qualcuno ha chiesto il nostro intervento per verifiche su fenomeni strani che accadono nelle abitazioni». Fondamentale, come sempre, il lavoro della Pro loco, guidata da Margarita Moron e dal socio Emiliano De Ponti.

«Ovunque si celi un fenomeno apparentemente inspiegabile noi indaghiamo — ricordano i protagonisti della serata —: nel corso degli anni, siamo stati in molti luoghi, abbiamo trovato dati, partendo dalle leggende. Abbiamo trovato misteri, dove tutto sembrava chiaro. Stiamo parlando di una ricerca che sarà in eterno l’incontro-scontro di religioni, scienza, filosofia e psicologia e non arriverà mai, secondo noi, ad una vera e totale condivisione di pensiero».

Vent’anni di indagini raccolte in un database con risultati e analisi di esperienze, ipotesi e teorie.

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