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MONTODINE. L'IMPRESA

La scalata in Nepal di Ruffoni: «Grandissima emozione arrivare in vetta»

Ha raggiunto i 6.812 metri dell’Ama Dablam, una delle montagne impegnative dell’Himalaya. L’ascesa, lungo la via normale, è stata completata dopo giorni tra roccia, ghiaccio e neve

Dario Dolci

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10 Novembre 2025 - 17:39

La scalata in Nepal di Ruffoni: «Grandissima emozione arrivare in vetta»

La guida Chongba Lama Sherpa e Filippo Ruffoni al campo base

MONTODINE - «È stata una grande emozione aver raggiunto la vetta dell’Ama Dablam, a quota 6.812 metri, completando con successo l’ascesa di una delle montagne più iconiche dell’Himalaya». Sono state queste le prime parole di Filippo Maria Ruffoni, dopo essere sceso al campo base.

«L’itinerario — ha proseguito il 39enne alpinista montodinese — si è svolto secondo la via normale, con partenza dal campo base posto a 4.600 metri e progressione verso i campi 1, 2 e 3, affrontando le principali difficoltà tecniche legate all’esposizione, al terreno misto di roccia, ghiaccio e neve e alle forti escursioni termiche. Dopo la conquista della cima, è seguita una discesa diretta fino al campo base. Questa salita ha richiesto non solo preparazione fisica e tecnica, ma anche lucidità e attenzione in un contesto di alta quota, dove ogni scelta è cruciale».

L’Ama Dablam è infatti noto per i suoi tratti verticali e aerei. «Voglio ringraziare — ha concluso lo stesso Ruffoni — gli sponsor, il Cai e il Panathlon Crema, che hanno sostenuto la spedizione».

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