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MADIGNANO

Sala Capriate: è corsa contro il tempo

Comune in attesa di sapere se l’edificio è di competenza dalla Soprintendenza. La ristrutturazione deve iniziare entro il 15 gennaio per non perdere i contributi

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

29 Ottobre 2025 - 16:39

Sala Capriate: è corsa contro il tempo

MADIGNANO - L’edificio, un tempo cascina, che ospita la sala delle Capriate e la biblioteca comunale è sotto tutela da parte della Soprintendenza ai beni architettonici oppure no? La risposta al quesito è determinante per poter dare avvio al progetto di efficientamento energetico, per il quale la precedente amministrazione comunale aveva ottenuto un contributo regionale di quasi un milione di euro. Per l’intervento, tuttavia, è corsa contro il tempo, in quanto il bando fissava delle scadenze precise.

A spiegare la situazione è l’attuale sindaco Piero Guardavilla: «Dove oggi ci sono la sala pubblica e la biblioteca, qualche secolo fa c’era una cascina. Successivamente, il proprietario l’ha ceduta alla Fondazione Benefattori Cremaschi che, nel 1985, a sua volta l’ha trasferita al Comune. Nel 1986 c’è stata la ricostruzione in quello che è l’edificio attuale. Nonostante la cascina originaria sia stata completamente rifatta, la Soprintendenza pone il quesito se l’immobile sia sotto tutela oppure no. Per questo motivo, ci ha richiesto tutta la documentazione storica, che abbiamo già provveduto a consegnare. Tutto quanto è stato trovato in vari archivi è stato depositato. Stiamo aspettando l’esito della verifica».

Dal quale dipenderà la data di avvio dei lavori. «Se verrà stabilito che l’edificio non è sotto tutela — prosegue il sindaco — potremo procedere immediatamente. Altrimenti ci vorrà altro tempo».

Nel secondo caso, potrebbe nascere un grosso problema. «Se l’intervento iniziasse dopo il 15 gennaio — aggiunge Guardavilla — rischieremmo di non poter terminare il cantiere entro i termini previsti dal bando, considerato che si stimano sei mesi di lavori. A quel punto, c’è il rischio di perdere il finanziamento».

Il contatto tra Comune e Soprintendenza è quasi quotidiano. «L’architetto Paolo Corradini — assicura il sindaco — è molto disponibile e ci sta dando una mano. Abbiamo scoperto che chi ha eseguito i lavori di ristrutturazione nel 1986 non aveva chiesto l’autorizzazione alla Soprintendenza. Abbiamo rischiato una pesante sanzione. Ora speriamo di avere presto una risposta per poter aprire il cantiere».

Nel frattempo, il Comune ha trovato una soluzione tampone per la biblioteca, per il periodo dei lavori. «Il proprietario di un negozio attualmente vuoto di via Libertà ci ha concesso l’utilizzo gratuito — conclude Guardavilla — per il periodo in cui la biblioteca dovrà traslocare. Non ci sarà spazio a sufficienza per accogliere tutto il patrimonio librario comunale, ma una buona parte potrà essere messa a disposizione dei cittadini. Le altre soluzioni pensate avevano tutte delle criticità».

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