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CREMA. L'ACCORDO

Ecco l’ufficio per le pene alternative

Lo sportello di prossimità dell’Uepe dalla settimana prossima nella sede dei Servizi sociali

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

28 Ottobre 2025 - 17:52

Ecco l’ufficio per le pene alternative

Anastasie Musumary, Antonella Salvan, Fabio Bergamaschi, Christian Fiorini, Francesco Monterosso, Micol Parati e Maria Laura Brunelleschi

CREMA - Il vertiginoso incremento di persone che scontano il loro debito con la giustizia non in carcere, ma attraverso pene alternative, rende più che mai necessario un ufficio dedicato anche a Crema. Ecco perché dalla settimana prossima, aprirà lo sportello di prossimità dell’Uepe di Cremona-Mantova (Ufficio per l’esecuzione penale esterna). Sarà collocato nella sede dei Servizi sociali di via Manini.

Oggi la firma dell’accordo tra il sindaco Fabio Bergamaschi e Antonella Salvan, che dirige l’Uepe Cremona-Mantova. «In questo modo si favorisce la permanenza territoriale delle persone sottoposte a misure alternative, che possono svolgere lavori socialmente utili in associazioni di terzo settore, nella logica della giustizia riparativa» ha evidenziato il primo cittadino.

Lo sportello sarà operativo due giorni la settimana, il martedì e venerdì, con apertura per sette ore, anche se non sarà facile garantire il personale, viste le difficoltà su scala nazionale.

«Si tratta di un ufficio territoriale indipendente dal carcere – ha precisato Salvan –: il nostro compito è seguire i maggiorenni nell’esecuzione delle pene che il nostro ordinamento penitenziario prevede in alternativa al carcere, come l’affidamento ai servizi sociali, la semilibertà, la messa alla prova, caso in cui rientra il lavoro di pubblica utilità. Inoltre facciamo da consulenti al magistrato, per consentirgli di valutare l’efficacia di queste misure. Noi abbiamo compiti di aiuto e controllo rispetto all’esecuzione.»

«Solo a gennaio 2023 la sede dell’Uepe è stata aperta a Cremona. Con grande determinazione abbiamo voluto anche il presidio qui a Crema, per eliminare la distanza oggettiva che mette in difficoltà i cittadini. Avere l’ufficio in città serve alle istituzioni locali, agli avvocati, alle associazioni del territorio e a chi sta scontando la pena. Nell’intera provincia nel 2024 abbiamo seguito 1.200 persone, a maggio 2025 eravamo già a quota 1.377. Numeri che danno l’idea dell’impatto che ha questo tipo di giustizia, che non si può esaurire nelle carceri.»

Compito dell’agente di rete del Consorzio Arcobaleno Christian Fiorini sarà di tenere i contatti con le realtà del terzo settore e con i legali cremaschi. Il Centro servizi per il volontariato, rappresentato oggi da Francesco Monterosso, collaborerà in base a un accordo nazionale con il Ministero della Giustizia.

In sala anche l’assessora al Welfare Anastasie Musumary e gli avvocati Micol Parati, presidente della camera penale provinciale, e Maria Laura Brunelleschi, del consiglio provinciale dell’ordine. «Crema in passato ha patito la chiusura del tribunale e l’attivazione di questo sportello diventa ora fondamentale per aiutare i nostri assistiti evitando loro lunghi trasferimenti – ha evidenziato Parati –: la giustizia alternativa è molto efficace. Chi sconta la pena interamente dietro le sbarre torna a commettere reati nel 78% dei casi, chi lo fa attraverso misure alternative, ci ricasca nel 19%

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