L'ANALISI
23 Ottobre 2025 - 05:05
CREMA - Rapine messe a segno in strada, anche ai danni di giovanissimi e con l’età di chi si era calato nel ruolo del bandito improvvisato, almeno in alcuni casi, ben al di sotto dei diciott’anni. Episodi che, sin dal dicembre scorso, avevano fatto scoprire una Crema un po’ meno isola felice. E nonostante i dati dei reati, complessivamente in calo del 3% rispetto alle statistiche dell’anno precedente, non avevano mancato di destare una comprensibile preoccupazione. Almeno sino al mese scorso, quando la città è parsa tornare alla quiete.
Non una casualità, si scopre ora. Ma un lavoro investigativo, mantenuto sottotraccia anche a risultati ottenuti e che ha portato gli investigatori del commissariato di polizia a fare luce su quattro aggressioni, denunciando complessivamente sei persone. A partire da uno dei presunti responsabili dell’agguato che, più di tutti, aveva inquietato per l’età di chi era finito nel mirino di ragazzini, poco meno che coetanei.
Nello specifico, due 17enni vennero affrontati e malmenati in via Miglioli in luglio, al termine di una serata trascorsa con gli amici. Il tutto, per un paio di scarpe di marca e un telefonino, costati a uno degli identificati come componente del branco, che circondò gli studenti, l’iscrizione nel registro degli indagati della Procura dei minori di Brescia. Maggiorenni, invece, i tre presunti responsabili della rapina di fronte a casa a un cremasco, che nel cuore dell’inverno aveva aperto la serie nera.
In quell’occasione, il bottino era consistito nel portafogli dell’uomo. E anche allora, i poliziotti avevano stretto rapidamente il cerchio, denunciando tre giovani, stavolta maggiorenni, di origine nordafricana. Esattamente come faranno, per l’agguato di maggio, avvenuto a pochi passi dall’ingresso del Bingo di via La Pira, quando l’aggressione (fruttata cellulare e contanti) era stata condotta utilizzando, oltre a un coltello, un pit bull per spaventare la vittima.
Altro maggiorenne il denunciato per quel fatto, mentre sarebbe una vicenda del tutto confinata all’universo degli adolescenti l’imboscata a un teenager delle scorse settimane, ai giardini di porta Serio. Nel mirino il marsupio di un ragazzino, arraffato da un coetaneo ma poi recuperato. Pure in questo caso, segnalazione del nominativo del presunto aggressore alla magistratura dei minorenni della città della leonessa e immagini della videosorveglianza, oltre a informazioni raccolte da investigatori che ormai conoscono le vie e chi le frequenta come le loro tasche, le armi vincenti.
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