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VAIANO CREMASCO

Una famiglia salvata dalla strada

L’amministrazione comunale concede un alloggio a una coppia con figli minori

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Ottobre 2025 - 11:41

Una famiglia salvata dalla strada

Nel riquadro il sindaco Graziano Baldassarre

VAIANO CREMASCO - Una condizione purtroppo comune ad un numero sempre maggiore di famiglie, con cui si trovano ad avere a che fare i Servizi sociali. Accade anche a Vaiano dove da un anno una coppia attende una casa popolare, avendo una condizione economica disagiata, figli minori a carico e dunque pieno diritto di legge ad ottenerne una. Si tratta di una famiglia che da tempo vive in paese, pur avendo i genitori origine tunisina. I figli vanno a scuola a Vaiano. Non riesce a entrare tra i nuclei assegnatari di alloggi popolari da parte dell’Aler. Una lista di attesa che ogni anno si ingrossa sempre di più, per via dei pochi alloggi disponibili e del contemporaneo incremento di aventi diritto. Nel solo Cremasco in occasione dell’ultimo bando per l’assegnazione sono state circa 350 le domande ammesse ma inevase per mancanza di appartamenti.

Tornando al caso vaianese, per evitare che il nucleo finisca in strada e ciò porti ad una dolorosa separazione, ovvero dividere la madre e i bambini dal papà, destinando i primi a una comunità protetta, il Comune ha messo loro a disposizione un appartamento.

Si tratta di un alloggio che si trova nel centro del paese ed è di proprietà dell’ente di piazza Gloriosi Caduti. «La domanda di assegnazione dell’alloggio, conseguente a uno sfratto esecutivo, risale all’autunno 2024, quando era stato aperto il bando di edilizia pubblica al quale il nucleo ha partecipato – chiariscono dal Comune —: la famiglia è ora in graduatoria, ma a tutt’oggi non è stato assegnato nessun appartamento».

A nulla è valsa la richiesta all’Aler Brescia-Cremona-Mantova per fare in modo che si trovasse un appartamento a carattere emergenziale, inoltrata sempre un anno fa dal Comune. «A questo punto, per evitare soluzioni di affidamento in comunità dei minori e della madre, è stato deciso di prorogare temporaneamente l’affidamento dell’alloggio comunale di via Sant’Antonino».

La famiglia potrà restare lì un altro anno, sperando che nel frattempo la situazione si sblocchi e arrivi una sistemazione che potrà garantire un contratto a lungo termine e dunque una maggiore stabilità. Quella concessa dall’amministrazione guidata dal sindaco Graziano Baldassarre non è comunque una soluzione a costo zero.

I genitori infatti devono versare un canone al Comune, seppur calmierato e calcolato in ragione del reddito molto basso della famiglia e a loro carico rimangono i costi delle utenze (luce, gas, acqua).

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