L'ANALISI
26 Settembre 2025 - 05:25
CREMA - L’occasione per dare un servizio alle piccole frazioni cittadine di Santo Stefano, Santa Maria dei Mosi e Vergonzana, dove un negozio di alimentari manca da anni. Il Comune lancia la proposta ad aspiranti commercianti, ma anche a coloro che hanno già attività analoghe e vogliono sfruttare l’occasione: in particolare si rivolge ai negozianti di prima necessità.
«Sfruttando l’opportunità concessa dal bando regionale “Nuova impresa”, destinato specificatamente a piccoli comuni e frazioni – sottolineano dall’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Bergamaschi – c’è l’occasione concreta di avviare una nuova attività economica o aprire un’unità locale di commercio al dettaglio in sede fissa, ottenendo un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 40.000 euro».
L’opportunità insomma di dare vita a un negozio riqualificando un locale e comprando le attrezzature necessarie quasi a costo zero. L’importante è che si tratti di una nuova impresa iscritta al registro e attiva a partire dal primo di gennaio di quest’anno, oppure di un’attività esistente, ma che ovviamente avvii un negozio nelle tre frazioni di Vergonzana, Santo Stefano o Santa Maria dei Mosi.
La peculiarità del bando è quella di promuovere servizi di vicinato in particolare per persone sole e in là con gli anni, che magari faticano a spostarsi non avendo un’auto. Per questo nella graduatoria verranno premiati innanzitutto i progetti legati all’avvio di «un’attività prevalente del commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e di prima necessità, in territori che risultino sprovvisti di tali servizi da almeno sei mesi». Purtroppo, nelle tre frazioni sono anni che non esiste una saracinesca alzata che risponda a questo tipo di caratteristiche. Tornando alle caratteristiche tecniche del bando, prevede che la domanda di contributo venga presentata entro le 16 del 13 novembre. Gli eventuali contributi concessi si concretizzeranno nel 2026, permettendo dunque di avviare l’attività l’anno prossimo. L’iniziativa, oltre che dall’amministrazione, è promossa da un ampio partenariato istituzionale ed economico: Provincia, Camera di Commercio e le associazioni di categoria, sia dei negozianti sia degli artigiani (Confcommercio, Ascom, Confesercenti, Asvicom, Cna, Confartigianato, Libera Artigiani).
In Comune e negli uffici di tutti questi enti, sono disponibili tutte le informazioni sulle modalità di presentazione del bando. Saranno gli stessi funzionari ad accompagnare poi gli eventuali percorsi di apertura e sviluppo di nuove realtà commerciali nelle frazioni cittadine. Insomma, un’assistenza di carattere tecnico-burocratico per chi dovesse decidere di lanciarsi in questa avventura, carica di incognite, ma certo ricca di opportunità a partire dal fatto che l’investimento iniziale potrebbe davvero essere a costi accessibili, consentendo così di neutralizzare sin da subito le importanti spese di avvio di un’attività, che altrimenti rischierebbero di soffocare sul nascere l’iniziativa imprenditoriale.
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