L'ANALISI
16 Settembre 2025 - 13:10
Antonio Savino in una foto d'archivio
CREMA - Lutto in città e non solo per la scomparsa del maggiore dei Carabinieri Antonio Savino, per nove anni al comando della Compagnia di Crema, prima di andare in pensione nel luglio 2014. Il decesso nelle scorse ore. Da tempo lottava contro un male. Casertano di nascita, sposato e con due figli, Savino aveva 70 anni.
Diplomato in ragioneria preferì la carriera militare a quella da professionista dei libri contabili, iscrivendosi alla scuola per sottufficiali di Velletri. Il suo primo incarico, dopo l’addestramento, fu di capoequipaggio al nucleo radiomobile di Torino, quindi il nucleo investigativo, le mansioni di vicecomandante della stazione di Torino Borgo Vanchiglia e di nuovo al radiomobile, ma a Napoli. Con la promozione a maresciallo arrivò anche il comando della stazione di Ischia. Poi il concorso da ufficiale. Da tenente, Savino divenne responsabile del nucleo operativo e radiomobile di Parma. Promosso capitano, giunse a Crema nel 2005 per guidare la Compagnia. In città aveva poi deciso di stabilirsi anche dopo la pensione.
La camera ardente verrà allestita nelle prossime ore nella sala del commiato Gatti di via Libero Comune. I funerali si terranno giovedì 18 alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale dei Sabbioni.
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